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Studente va a scuola con 14 bombe carta e rischia di fare una strage, andrà a processo con “giudizio immediato”

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Andrà a processo con il rito del “giudizio immediato” lo studente di 15 anni che a Lecce, alla fine dello scorso mese di ottobre, si sarebbe recato a scuola, per due volte, con 14 bombe carta con una “potenzialità lesiva devastante e letale”, tanto che per la Procura salentina arrivò a dire che se fossero state innescate (anche con la sola cenere della sigaretta o poste vicino ad oggetti metallici”) avrebbero potuto produrre “una strage: i candelotti (7 da 30 grammi e 7 da 50 grammi) erano nascosti nello zaino del giovane che li avrebbe voluti vendere a suoi compagni in occasione di Halloween; gli ordigni, tra l’altro, furono ritrovati nel giardino della scuola dopo l’allarme lanciato dal dirigente scolastico, preoccupato dal giro di voci che parlava della presenza nell’istituto di bombe carta.

Il giovane, una volta individuato, fu sottoposto a fermo dalla Procura per i minorenni del capoluogo salentino con l’accuso di trasporto e detenzione di materiale esplodente: alcuni giorni dopo, l’8 novembre, fu quindi arrestato, sempre per “trasporto e detenzione di materiale esplodente”, quindi, fu condotto in una comunità penale per minori e da qualche settimana gli sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Al termine delle indagini, il gip del Tribunale dei minorenni di Lecce ha disposto per il giovane il giudizio immediato, come aveva anche chiesto il procuratore: il processo si aprirà il prossimo 9 maggio.

È stata invece stralciata la posizione di altri quattro minori, anche loro indagati e accusati di detenzione illegale di armi e materiale esplosivo.