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Studente va a scuola con un coltello, sospeso. Una mamma: “Sì a provvedimenti, ma educare al rispetto è un arduo lavoro”

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Parlare di tragedia sfiorata, in questo caso, forse è esagerato; fatto sta che in una scuola media di Vigonza, in provincia di Padova, sarebbe potuto succedere qualcosa di grave. Qui, infatti, come si legge su Il Gazzettino, un ragazzino ha portato un coltello a scuola e lo ha esibito in classe.

Tutto è avvenuto lunedì mattina, quando l’episodio è stato riferito alla preside. Il ragazzino sarà, a quanto pare, sospeso dalle attività didattiche. Non sono ancora chiare le intenzioni dello studente. Perché portare una lama a scuola? Per fare uno scherzo assolutamente di pessimo gusto, per spaventare o, ancora peggio, per usarlo contro di qualcuno?

I genitori dei ragazzi iscritti all’istituto si dicono preoccupati; qualcuno parla di frequenti episodi di bullismo e vandalismo nella zona. “Ci hanno detto di chi si tratta. Quello che ci interessa come genitori è che vengano presi provvedimenti perché ciò non accada più. Resta il fatto che educare i nostri figli al rispetto e alla non violenza è un arduo lavoro”, ha detto una mamma. Un’altra ha affermato, allarmata: “Ma se sono così alle medie, alle superiori che fanno?”.

Troppo riserbo da parte della scuola?

Anche il sindaco della cittadina, Gianmaria Boscaro, ha commentato l’accaduto, criticando la scuola per come ha gestito la faccenda. A quanto pare, infatti, l’istituto ha preferito tenere un profilo basso e non attirare troppo l’attenzione sul caso. “Mi dispiace di aver appreso da fonti non ufficiali e non dall’istituto di questo fatto. Queste vicende non vanno nascoste anzi vanno affrontate con progetti condivisi con le forze dell’ordine per lanciare un messaggio educativo e per evitare il ripetersi di situazioni simili”.

Solo qualche giorno fa un altro ragazzino di pochi anni più grande ha portato un coltello a scuola e lo ha usato per aggredire un altro studente, finito poi in prognosi riservata, vivo praticamente per miracolo. Questo è solo l’ultimo degli episodi anomali avvenuti tra le mura scolastiche nell’ultimo periodo. Gli stessi docenti ci hanno raccontato di recente di sentirsi poco sicuri in classe, invocando l’installazione di telecamere.