Home Politica scolastica Su carriera e merito la consultazione contraddice il Miur

Su carriera e merito la consultazione contraddice il Miur

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“L’esito della consultazione su ‘La Buona Scuola’ presentato ieri dal Miur conferma ciò che abbiamo contestato fin dall’inizio: il metodo utilizzato non ha alcuna valenza scientifica e i risultati prodotti, considerato anche il breve tempo in cui sono stati analizzati dopo appena un mese dalla chiusura della campagna di ascolto, non brillano in trasparenza”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che sottolinea come nel report siano assenti i commenti dettagliati alle proposte elaborate da viale Trastevere.

“Nonostante gli incontri preconfezionati organizzati dal Miur in tutta Italia per due mesi – afferma Di Meglio – rispetto al modello di carriera dei docenti basato esclusivamente su forme di presunto merito, cioè il tema più dibattuto del documento, si è manifestato un dissenso che il ministro Giannini e il presidente del Consiglio Renzi non possono ignorare”.

“Il nostro ordinamento giuridico prevede che la retribuzione venga determinata attraverso la contrattazione sindacale e su questo punto – sottolinea il leader della Gilda – vigileremo senza tregua quando nei prossimi mesi ‘La Buona Scuola’ approderà nelle aule parlamentari. E proprio sui tempi di attuazione del progetto di riforma – conclude Di Meglio – è politicamente significativa la contraddizione tra Renzi, che intende rallentare, e Giannini la quale ieri ha ribadito che ‘La Buona Scuola’ entrerà in vigore dal prossimo settembre e che dunque, visti i tempi molto serrati, non c’è spazio per le frenate”.