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Suona la campanella, gli studenti spengono la luce: tiro al bersaglio e spinte alla prof di scienze

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A qualche giorno di distanza dall’“agguato” che alcuni studenti hanno organizzato nei confronti di una docente di italiano, con tanto di sediate alla schiena, in un altro istituto professionale italiano si realizza una situazione analoga: a Carbonia, nel Sulcis, giovedì 8 novembre, al termine della lezione di scienze degli alunni hanno abbassato le tapparelle dell’aula, spento le luci, per poi rendersi artefici di spintoni contro l’insegnante e anche lanci di oggetti e materiale didattico.

Gli allievi protagonisti del blitz di appena 13 e 14 anni

La docente è stata anche spinta contro la porta dell’aula. I protagonisti delle deplorevoli azioni sono stati gli alunni di una prima classe, quindi di appena 14 anni, alcuni ancora da compiere.

Il caso è stato denunciato ai carabinieri poco dopo. I militari, coordinati dalla Procura minorile di Cagliari, hanno avviato ulteriori accertamenti per identificare gli autori dell’episodio e accertarne le eventuali responsabilità.

La prof prima sotto choc, poi la denuncia ai carabinieri

Si tratta di un vero e proprio blitz che ha lasciato profondamente scosso la docente che solo il 9 novembre – forse dopo l’accoltellamento avvenuto in classe a Senorbì, a circa 40 chilometri da Cagliari, denunciato ai carabinieri – ha preso il coraggio a due mani: anche la professoressa si è così presentata ai militare per produrre formale denuncia.

È chiaro che se i fatti verranno accertati, gli studenti autori del blitz contro la docente rischiano fortemente di essere sospesi dalle lezioni. E anche di non essere ammessi alla seconda classe superiore.