Home Precari Supplenze, proroga dal 30 giugno al 31 agosto: quando è previsto

Supplenze, proroga dal 30 giugno al 31 agosto: quando è previsto

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L’anno scolastico è agli sgoccioli con gli scrutini alle porte o addirittura già iniziati. Per i docenti ci sarà ancora da lavorare. Anche per i supplenti che hanno un contratto fino al 30 giugno, proprio in questo periodo si chiedono: è possibile ottenere una proroga del loro contratto in scadenza fino al 31 agosto? Ecco cosa prevede la proroga supplenza.

Proroga supplenza solo su posti effettivamente vacanti

Bisogna partire innanzitutto dal fatto che gli insegnanti che hanno diritto al conferimento della supplenza annuale (fino al 31/08) sono tutti quei docenti in servizio su posti vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre 2018 e che rimangono tali per l’intero anno scolastico (art. 4 comma 1 L. 124/1999, art. 1 comma 1 D.M. 131/2007).

Ne consegue che, i dirigenti scolastici hanno la possibilità di operare una proroga del contratto di questi lavoratori precari fino al 31 agosto 2019, già stipulati fino al 30 giugno 2019, solo ed esclusivamente se le cattedre assegnate in supplenza risultino effettivamente vacanti.

Proroga supplenze: come faccio a sapere se la cattedra è vacante?

Se il docente volesse sapere se rientra o meno in questa circostanza, conviene chiedere al personale di segreteria o al dirigente scolastico stesso, che normalmente sarà disponibile a rispondere alle domande e fornire chiarimenti e/o consigli.

In verità, la scuola presso cui si presta servizio già dovrebbe automaticamente informare l’insegnante se sarà prorogato fino al 31/08 il proprio contratto.
Situazione che però molte volte non accade. Per questo consigliamo di provvedere autonomamente per sapere se ci sarà proroga o meno.

L’accesso agli atti è un diritto del lavoratore

A volte ci arrivano in redazione lamentele del tipo: “Il mio Ds mi nega la proroga. Cosa posso fare?”

In tali circostanze il lavoratore può richiedere l’accesso agli atti per verificare la situazione autonomamente.

Non di rado gli insegnanti hanno addirittura avviato un’azione di conciliazione e contenzioso contro il preside colpevole di aver leso i diritti del docente.

Infatti, in virtù del principio costituzionale della trasparenza dell’azione amministrativa, tutti gli atti, dati e informazioni della scuola sono accessibili, con i limiti e le esclusioni previste dalle norme generali.

 

LA CIRCOLARE SULLE SUPPLENZE 2018/2019 (clicca qui)