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Tagli al bilancio del Miur: protestano Ds e CislScuola

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Riguarda anche la scuola il decreto “taglia-spese” approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento, che attualmente è al vaglio delle Commissioni parlamentare per il prescritto parere, prevede un taglio di circa 155 milioni di euro per il Ministero dell’Istruzione e, stando alle informazioni di cui si dispone in questo momento, riguarderebbe soprattutto le attività di integrazione degli alunni disabili.
Le parlamentari diessine Alba Sasso e Giovanna Grignaffini denunciano il caso e parlano di “drammatico biglietto da visita della manovra bis” e non esitano ad affermare che “si tratta di cifre rispetto alle quali il ministro Moratti ha una strada sola da intraprendere: le dimissioni”.
Sull’argomento è intervenuto anche il segretario nazionale di CislScuola Francesco Scrima che denuncia “l’assoluta gravità del taglio di 155 milioni di euro alle spese del Miur”.
“La gravità di tale scelta – aggiunge Scrima – sta particolarmente nel fatto che la diminuzione di spesa imposta va a colpire soprattutto gli alunni disabili, negando loro la possibilità di vedere realizzati molti degli adeguamenti previsti nelle strutture scolastiche da essi frequentate”.
“Per la Cisl Scuola – conclude il segretario nazionale – la decisione del Governo, che aggiunge disagio a disagio, si connota come una pesante quanto allarmante insensibilità, che finisce per calpestare quei particolari diritti che attestano il grado di civiltà di una comunità”.