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Tagli all’istruzione: nelle strade di Madrid migliaia di docenti e studenti

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Ammontano a decine di migliaia gli insegnanti e gli studenti che nella mattinata del 4 ottobre hanno di nuovo manifestato a Madrid contro i tagli di bilancio all’istruzione decisi dal governo regionale, oltre che per la difesa della scuola pubblica. Dopo una prima manifestazione, avvenuta il 20 settembre, docenti, genitori e studenti hanno nuovamente manifestato accompagnati dalla parola d’ordine “scuola pubblica di tutti, per tutti”. Istruzione e sanità sono i settori più colpiti da questa estate dalla politica di austerità promossa da molte regioni spagnole, pesantemente indebitate; molte hanno un deficit decisamente più consistente dell’obiettivo dell’1,3 per cento del pil fissato dal governo centrale per la fine di dicembre.
I manifestanti indossavano in prevalenza le t-shirt verdi, diventate il segno distintivo di adesione al movimento. “Investite nell’istruzione, investite nel futuro”, “Basta insulti, aggressioni, tagli e menzogne contro la scuola pubblica”, hanno indicato i cartelli e gli striscioni esposti dalla folla che ha invaso il centro della capitale spagnola.
Su spinta del Governo centrale socialista, che ha sempre indicato il modo migliore per risanare le sue finanze, la regione di Madrid, amministrata dalla destra, ha chiesto ai professori della scuola secondaria di aumentare per quest’anno scolastico da 18 a 20 il numero delle ore di corso sulle loro 37 ore e mezzo di lavoro settimanali. Secondo i contestatori si tratta di una misura che porterà a un deterioramento della qualità dell’insegnamento e a una riduzione delle assunzioni: i sindacati sono così convinti della loro linea che hanno indetto tre nuovi giorni di sciopero da svolgersi entro la dine di ottobre.