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Troppe note al figlio, mamma prende a schiaffi e pugni un dirigente scolastico e va via: portato in ospedale

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Un dirigente scolastico è stato picchiato dalla madre di un alunno: l’ultimo, ennesimo, episodio di violenza su un membro del personale scolastico è avvenuto oggi, 15 maggio, in una scuola di Genova. Secondo SkyTg24, l’uomo è stato colpito con un pugno ad un occhio al culmine di un diverbio con la donna che lamentava le troppe note prese dal figlio. 

Le parole del dirigente

E’ successo intorno alle 12. All’arrivo della Polizia, la donna era già andata via. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Il dirigente scolastico è stato soccorso e portato in codice giallo in ospedale. Ad assistere alla scena, il personale scolastico e gli studenti, tra i quali il figlio della donna che ha “sostenuto” la madre con altrettanti insulti e minacce alla scuola.

“Sono amareggiato, quello che è successo è un segno di debolezza per tutta la società – ha detto il dirigente scolastico ancora scosso per l’accaduto che si riserva di presentare denuncia a La Repubblica – Non sono preoccupato per me che riprenderò al più presto a fare il mio lavoro ma per il messaggio assolutamente diseducativo che è stato dato ai ragazzi”.

La prima ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione, la madre dell’allievo si sarebbe presentata a scuola dopo che il figlio aveva preso una nota per questioni di disciplinari. Ricevuta nell’ufficio del ds, e davanti al figlio, avrebbe iniziato a minacciarlo e aggredirlo verbalmente che ha così deciso di chiamare le forze dell’ordine.

A quel punto il genitore avrebbe deciso di lasciare la scuola e quando il preside ha chiesto di fermarsi la donna si è girata improvvisamente colpendo il dirigente con un pugno al volto che, sorpreso, è poi caduto all’indietro sul pavimento riportando un trauma alle spalle e alla testa. “In tutti questi anni non mi era mai accaduto nulla di simile – ha concluso il preside – I diverbi con i genitori sono ormai frequenti ma non si era mai arrivati a questo punto”.

Violenza sui docenti, le nuove misure

Proprio nel Consiglio dei Ministri del 30 aprile è stato esaminato uno schema di disegno di legge in materia di tutela del personale docente della scuola e dei dirigenti scolastici. Come riporta ItaliaOggi, per gli adulti che aggrediscono docenti e dirigenti, arrecando lesioni, inoltre è previsto un aggravamento delle pene e l’arresto in flagranza.

Ecco le parole di Valditara in conferenza stampa: “Per quanto riguarda il secondo provvedimento si prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato in caso di lesioni personali a docenti e dirigenti scolastici, non mere aggressioni verbali. Si prevede un aggravamento delle pene per lesioni al personale; ad esempio si passa per le lesioni lievi da sei mesi a tre anni fino a due anni a cinque anni. Perché questa norma? Il personale scolastico è quello più toccato da aggressioni. Sono soprattutto i genitori che picchiano. Un insegnante, un dirigente scolastico, non si tocca. Posso anche aggiungere che la funzione delicata e importante dell’educatore deve essere preservata. L’obiettivo primario è avere condizioni di serenità per i nostri figli. L’arresto in flagranza non si estende ai minori”.