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Ultimo giorno di scuola, maturandi fanno saluto fascista: abbassato voto in condotta, i genitori chiedono sanzioni più pesanti

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Svastiche sui muri, saluti fascisti, slogan che inneggiano al duce: questo quanto accaduto in un liceo di Roma e denunciato da un gruppo di genitori. Nello specifico, lo scorso 6 giugno, in occasione dell’ultimo giorno di scuola, un gruppo di ragazzi maturandi è stato immortalato mentre, senza maglietta, fa il saluto romano davanti ad uno striscione di chiara ispirazione fascista.

Ecco cosa hanno scritto i genitori, come riporta Il Corriere della Sera: “Questo gesto, che richiama esplicitamente un’ideologia condannata dalla nostra Costituzione, è per noi inaccettabile. Non possiamo tollerare oltre che la scuola, luogo di formazione, democrazia e legalità, venga trasformata in palcoscenico di propaganda e impunità. Ci chiediamo: dove sono finite le responsabilità educative di chi dirige l’istituto e dei docenti? Perché non vi è stata alcuna presa di posizione pubblica o disciplinare? Che messaggio si sta dando ai ragazzi e alle ragazze, cittadini di questa Repubblica?”.

L’intervento della dirigente scolastica

La dirigente dell’istituto precisa di essere intervenuta immediatamente: “Noi ci siamo dissociati come corpo docente, a prescindere dai genitori, come comunità educante, da questi atteggiamenti estremisti e anticostituzionali, il nostro piano formativo di istituto ha sempre puntato all’inclusione e a scongiurare questi attegiamenti, siamo tutti compatti”.

Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari, visto che la foto è stata scattata all’interno di uno dei cortili della scuola, oltre a redarguire i ragazzi, “abbiamo abbassato tutti i voti di condotta e cambiato i crediti scolastici, anche agli studenti di quinta, nonostante fosse l’ultimo giorno di scuola: non potevamo sospendere né mettere note perché è finito l’anno scolastico, ma in sede di consiglio di classe abbiamo preso questa decisione, sollevando le proteste dei genitori dei ragazzi individuati. E ho inviato una relazione all’ufficio scolastico regionale, riassumendo quanto accaduto. Combattiamo da tempo per qualunque atteggiamento nocivo alla convivenza civile, e mi dispiace infangare il nome della scuola, spero non ne nasca una gogna mediatica, ma non possiamo infierire ulteriromente. Non voglio sminuire ma è stata una bravata dell’ultimo giorno”, spiega la preside.

Sull’episodio sono intervenuti anche i docenti dell’istituto, condannandolo: “Riteniamo che un simile gesto rappresenti un oltraggio ai valori umani e democratici sanciti dalla nostra Costituzione, e costituisca un segnale preoccupante rispetto all’efficacia del percorso educativo che la scuola quotidianamente si impegna a portare avanti. La nostra scuola, in quanto comunità educante, in rappresentanza dell’istituzione pubblica e dei valori democratici scritti nella nostra carta costituzionale, non può restare indifferente e non dare un segnale fermo e chiaro di fronte a tali atti. Il richiamo a simboli e comportamenti legati a ideologie che hanno calpestato la dignità umana e la libertà dei popoli è incompatibile con i principi della convivenza civile e con i valori che ispirano l’istituzione scolastica pubblica”.

L’opinione dei genitori

Secondo i genitori la sanzione sarebbe leggera rispetto alle responsabilità, visto che di scritte e slogan inneggianti all’estrema destra a scuola se ne vedono in continuazione. “Ci sono varie correnti politiche, ci sono dibattiti, i ragazzi sono molto variegati, di scritte ne vediamo di tutti i colori, ogni volta le facciamo ripulire”, replica la dirigente

Ultimo giorno di scuola nel caos a Napoli e Bari

Un fatto riprovevole è avvenuto anche a Napoli. In occasione dell’ultimo giorno di scuola, il 5 giugno molti studenti si sono riversati in strada imbrattandola con lanci di uova, farina, rifiuti. Per interrompere il tutto è dovuta intervenire la Polizia. Lo riporta Fanpage.

“Decine di minuti – raccontano i residenti – di puro delirio, mentre la storica piazza vomerese è stata ridotta in un porcile con due ondate di giovani che si sono bersagliati con lanci di farina e bottiglie”.

A denunciare l’accaduto è Maria Teresa Ercolanese, presidente del comitato Gazebo Verde, che scrive: “Strana coincidenza. Oggi 5 giugno si celebra la giornata mondiale dell’ambiente con un focus sull’inquinamento da plastica, ma è un giorno che coincide anche con i festeggiamenti degli studenti per la fine dell’anno scolastico. Come sempre una guerra, a colpi di farina, uova, acqua , pittura e rifiuti di ogni genere per stradaEd allora comprendi che la strada da intraprendere per una maggiore consapevolezza ambientale per i ragazzi ma anche per noi adulti è lunga e tutta in salita. Poi magari sono gli stessi che manifestano per un futuro migliore!Buona giornata mondiale dell’ambiente a tutti”.

A Bari, sempre lo scorso 6 giugno, alcuni studenti hanno avuto la malsana idea di festeggiare la fine delle attività didattiche in un modo macabro e poco rispettoso nei confronti degli animali.

Come riporta La Repubblica, gli studenti di un liceo scientifico barese si sono “divertiti” con galline vive e pesci eviscerati riempiti poi con petardi, testimoniando tutto con video e foto sbattuti sui social. Solo l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito a placare il caos. Ma le immagini della gallina sollevata trionfalmente dagli studenti, come fosse un trofeo, e delle insolite “bombe” create con i pesci, sono arrivate anche agli oggi della sezione barese dell’organizzazione animalista Lav: con un post sui social, infatti, l’associazione fa sapere di star “valutando azioni legali”.