Home Attualità Vaccini scuola, Azzolina: chiesto e ottenuto di garantire priorità al personale scolastico

Vaccini scuola, Azzolina: chiesto e ottenuto di garantire priorità al personale scolastico

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La Ministra al Question Time della Camera parla di vaccini scuola e di campagna di vaccinazione. “Chiesto e ottenuto di garantire priorità al personale scolastico,” afferma la Ministra in risposta al primo quesito delle interrogazioni parlamentari (La campagna di vaccinazione a favore del personale scolastico, interrogazione di Toccafondi – IV).

“Per quanto riguarda i vaccini, è chiaro a tutti che la scuola sia un servizio pubblico essenziale,” dichiara la Ministra. “Sin dall’avvio del confronto sulla elaborazione del piano vaccinale ho chiesto e ottenuto di garantire priorità al personale scolastico. Auspico dunque che si proceda speditamente con la vaccinazione degli operatori sanitari e degli anziani, per arrivare subito alla scuola, partendo dal personale fragile e da chi ha una età più avanzata”.

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La risposta integrale della Ministra

Onorevole Anzaldi,

la ringrazio in quanto con il Suo quesito mi permette di ribadire quanto già asserito dal Presidente Conte, ovverosia che la scuola è àncora di sicurezza per i nostri studenti e le nostre studentesse e aggiungo io, per molti di loro, è un’àncora di salvezza.

Per questo ritengo che la didattica digitale, strumento utile per la gestione dell’emergenza e risorsa per la scuola del futuro, non possa comunque sostituire la didattica in presenza. I ragazzi hanno bisogno di recuperare quella dimensione di socialità indispensabile per la loro crescita. Desta preoccupazione anche l’aumento del fenomeno dell’abbandono scolastico.

Comprendo quindi le recenti manifestazioni studentesche: il diritto all’istruzione è essenziale. Io ho il dovere di dire agli studenti e a tutta la comunità scolastica che il governo ha fatto tutto quello che doveva e poteva fare – e continuerà a farlo – per il rientro a scuola.

Lo ha fatto con senso della misura e di grande responsabilità e ha mantenuto fede agli impegni assunti anche grazie allo sforzo dei Prefetti e della comunità scolastica come in ultimo prescritto dal dPCM del 3 dicembre scorso che ha previsto, presso ogni prefettura, l’istituzione di un tavolo di coordinamento per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale.

Ricordo, inoltre, che il 23 dicembre scorso è stata firmata l’Intesa con le Regioni sulla base della quale si prevedeva il rientro a scuola già dal 7 gennaio. Si tratta di un accordo che contempla novità importanti tra cui una misura che chiedevo da tempo: il rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole.

A ciò si aggiunga che, nel rispetto dei principi di leale collaborazione e di proporzionalità e adeguatezza, con il dPCM del 4 gennaio scorso il Governo ha fornito chiare indicazioni sullo svolgimento dell’attività didattica, avendo a cuore la didattica in presenza: abbiamo infatti autorizzato il rientro in presenza al 50% per le scuole secondarie di secondo grado a partire dall’11 gennaio scorso, limitando dal 7 al 9 gennaio le lezioni a distanza.

Spiace che gran parte delle Regioni abbiano posticipato il rientro in classe. Tutto ciò con il rischio di causare disorientamento, precarietà, insicurezza e povertà educativa. Rinnovo, anche in questa sede, la mia disponibilità al dialogo, al confronto, con tutti gli attori istituzionali coinvolti, per il bene delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.

La scuola, lo ribadisco, è pronta e in grado di garantire ambienti controllati e con ridotte percentuali di rischio, come rilevato dai dati e dagli studi sui contagi forniti dalle autorità scientifiche.

Per quanto riguarda i vaccini, è chiaro a tutti che la scuola sia un servizio pubblico essenziale. Sin dall’avvio del confronto sulla elaborazione del piano vaccinale ho chiesto e ottenuto di dare priorità al personale scolastico. Auspico dunque che si proceda speditamente con la vaccinazione degli operatori sanitari e degli anziani, per arrivare subito alla scuola, partendo dal personale fragile e da chi ha una età più avanzata.