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Valditara: 25 aprile celebriamo i valori di libertà e democrazia. Ma gli studenti a Napoli sfilano con la bara di cartone: l’istruzione è morta

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“Ottanta anni fa l’Italia tornava libera. Oggi celebriamo i valori di libertà e democrazia“. A scriverlo, sui social media, è stato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nel giorno dell’80esimo anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo.

Nel corso della giornata, a margine delle deposizioni delle corone per il 25 aprile davanti Palazzo Marino a Milano, il Ministro ha poi sottolineato che “la Resistenza è stata un fenomeno plurale e pluralistico, ha coinvolto tante donne e tanti uomini che sono morti per la libertà d’Italia. Oggi voglio ricordare anche quei partigiani azionisti, cattolici, liberali e socialisti che spesso non sono stati ricordati in passato e hanno dato pure loro un contributo fondamentale combattendo per liberare l’Italia dal nazifascismo”.

Valditara ha quindi voluto “ricordare un eroe, Salvo d’Acquisto, che mi ha commosso per la sua storia. Voglio ricordare la liberazione del porto di Trieste fatta dalla Guardia di Finanza e le forze armate americane, canadesi, australiane e polacche che hanno dato anche loro un contributo fondamentale. E su quel loro sacrificio dobbiamo sempre oggi riflettere per mantenere unito l’Occidente”.

Durante la giornata si sono svolte diverse manifestazioni, condotte da sigle associazionistiche, sindacali, artistiche, di base. Come a Napoli, dove hanno sfilato l’Anpi, i centri sociali come Insurgencia ed Ex Opg, passando per il Movimento di Disoccupati 7 novembre, il sindacato Si Cobas, gli studenti di Uds e Kaos.

Lo hanno fatto, ha scritto l’Ansa, per celebrare il 25 Aprile, ma anche per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese. E ancora per dire no al riarmo e al decreto sicurezza.

All’altezza della sede di Fratelli d’Italia, al corso Umberto, sono stati incendiati dei mitra di cartone, un atto simbolico contro il riarmo europeo. Nei pressi della sede dell’università “Federico II” alcuni studenti hanno mostrato una ‘bara’ di cartone: lo hanno fatto per sottolineare, a loro dire, la scarsa attenzione che c’è verso l’istruzione pubblica con il rischio che il mondo accademico sia messo sempre di più in difficoltà. E poi la denuncia di strutture ritenute inadeguate.

Qualche giorno fa, il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, uscendo dal consiglio dei ministri disse sul 25 aprile che “tutte le cerimonie sono consentite, con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.

“Credo che il ministro Musumeci – ha commentato Valditara – intendesse semplicemente dire che bisogna ovviamente rispettare il 25 aprile e anche il periodo particolare in cui si colloca questa giornata. È opportuno che tutte le manifestazioni siano sempre rispettose della correttezza dell’ordine pubblico”.

“Tutto qua, credo non ci fosse nessun intento polemico nei confronti di manifestazioni che intendono celebrare una grande giornata, quella della libertà e della democrazia”, ha ribadito il ministro dell’Istruzione.