Home Attualità Vincolo quinquennale: pressing di Pittoni (Lega) e dei sindacati sul Governo

Vincolo quinquennale: pressing di Pittoni (Lega) e dei sindacati sul Governo

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Bisogna sospendere il blocco quinquennale che impedisce oggi a migliaia di insegnanti di trasferirsi dalla sede di servizio per avvicinarsi alla propria residenza: ne è convinto il senatore della Lega Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega e vicepresidente della Commissione Cultura, che da mesi si batte per ottenere dal Governo una misura in tal senso.

Adesso i tempi sembrano maturi: “Con una norma da inserire nel decreto Sostegni – afferma Pittoni  – è opportuno prevedere la sospensione del blocco quinquennale, particolarmente vessatorio stante l’attuale situazione di emergenza pandemica”.
Secondo il senatore della Lega “l’intervento non avrebbe effetti sul sistema informativo del ministero dell’Istruzione, né si verrebbero a toccare le disponibilità accantonate preventivamente per le nomine in ruolo”.

Per non compromettere il delicato procedimento di predisposizione dell’organico di diritto, effettuazione della mobilità e copertura dei posti disponibili per le immissioni in ruolo – spiega ancora Pittoni – è necessario vengano rispettate le tempistiche ‘naturali’ per la presentazione delle istanze di mobilità (fine marzo – primi di aprile) e che di conseguenza il provvedimento di legge venga adottato in tempi strettissimi”.

Il fatto è che il Decreto Sostegni è ormai in dirittura d’arrivo in quanto il Governo è pronto per approvarlo nella giornata di domani, venerdì 19 marzo.
E se si perde questa occasione non ce ne sarà un’altra nell’immediato.
Per quanto si sa in questo momento, il nodo è prevalentemente politico in quanto il M5S sembra contrario alla cancellazione del vincolo.
Nettamente a favore sono invece la Lega e tutte le organizzazioni sindacali che, inizialmente, pensavano che si potesse abrogare la norma per via contrattuale.
Con il passare dei giorni è emerso con chiarezza che solo un provvedimento di legge può risolvere la situazione.
Ci sono poche ore di tempo ancora, vedremo domani venerdì il testo del decreto che verrà approvato dal Governo nel corso del Consiglio dei Ministri.

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