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Vincono il concorso straordinario per docenti ma la burocrazia è più forte: scavalcati e disoccupati

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Diventa un caso nazionale la vicenda dei docenti che hanno vinto il concorso straordinario della scuola secondaria, aggiudicandosi uno dei 32 mila posti a disposizione, ma che per le lungaggini in seno alle Commissioni non possono entrare subito in ruolo perché le graduatorie definitive non sono state ancora pubblicate. E rischiano seriamente di attendere un anno, l’estate del 2022, prima di approdare in cattedra. E sembra un’assurdità, considerando che decine di migliaia di posti destinati alle oltre 112 mila immissioni in ruolo di quest’anno non verranno assegnati per mancanza di candidati.

La denuncia alla Tecnica della Scuola

Del caso, La Tecnica della Scuola si è occupata qualche giorno fa, riportando le lamentele di alcuni lettori, in particolare di Lazio, Toscana e Sardegna appartenenti alla classe di concorso A018 Filosofia e Scienze Umane.

“Chi ha avuto le graduatorie pubblicate in tempo, si è visto affidare la cattedra che gli spettava; chi, per colpe non sue ma dipendenti esclusivamente dai ritardi e dalle inadempienze dell’ufficio scolastico del Lazio”, ma non solo, “non ha avuto le graduatorie pubblicate, si è visto precludere la possibilità di accedere al ruolo”.

Secondo i lettori vincitori di concorso, “invece di prorogare i tempi per permettere l’immissione in ruolo a tutti i docenti aventi diritto, le cattedre che erano state bandite pubblicamente per il concorso straordinario 2020 sono state destinate ai docenti iscritti nella I fascia delle Gps”, col paradosso che “all’interno delle quali ci sono docenti che hanno perso il concorso straordinario e che si vedono immessi in ruolo al posto dei loro colleghi vincitori”.

Il problema riguarda anche altre regioni, come anche l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo.

La petizione

Sono coinvolte, inoltre, diverse classi di concorso. I vincitori della AB25 delle regioni Lazio, Marche e Abruzzo, anche loro in attesa di graduatoria di merito, hanno chiesto al ministro Patrizio Bianchi la proroga dei termini di immissione in ruolo, attraverso una petizione: vogliamo “ottenere il ruolo che ci spetta di diritto”, scrive il gruppo di prof in attesa.

In una lettera inviata alla nostra redazione, gli stessi vincitori della classe di concorso AB25 dicono di avere chiesto “delucidazioni all’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, ma ci è stato candidamente risposto che le graduatorie saranno pubblicate una volta pronte, e che la procedura di immissione in ruolo avverrà casomai l’anno prossimo.

Ci sentiamo vincitori di serie B, inascoltati, presi in giro, declassati”.

Pittoni (Lega): serve tempo

Per il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura, “in alcuni casi le commissioni hanno terminato la correzione degli scritti e svolto la valutazione dei titoli; ma poi l’ufficio deve controllare la valutazione della commissione, chiedere alla stessa di correggere eventuali errori e verificare i requisiti di partecipazione. Tutte attività che richiedono inevitabilmente tempo”.

Pittoni, che reputa quanto accaduto paradossale, non è ottimista: “Per le classi di concorso le cui commissioni hanno consegnato i lavori a luglio o addirittura ad agosto è oggettivamente difficile – conclude il leghista – si riesca a completare la graduatoria entro il 31 agosto”.

L’interrogazione parlamentare

Due deputati Pd , Lucia Ciampi e Walter Verini, hanno presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo al ministero dell’Istruzione “provvedimenti urgenti per evitare che i vincitori del concorso straordinario perdano la cattedra che spetta loro di diritto”.

Anche secondo i dem è “necessario un intervento che proroghi, come già previsto per altre tipologie di concorsi, la data pubblicazione delle graduatorie”.

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