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Concorso straordinario 2020, alcuni posti attribuiti non ai vincitori ma a chi non ha superato la prova

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A seguire le recriminazioni di alcuni nostri lettori, vincitori del concorso straordinario 2020.

Scriviamo per segnalare un grave abuso e una situazione di disparità di trattamento posta in essere dagli Uffici Scolastici del Lazio, della Toscana e della Sardegna che riguarda centinaia di docenti risultati vincitori del concorso straordinario 2020, abuso e ingiustizia che mette in discussione il principio stesso del merito e dello stato di diritto di cui il ministero dovrebbe farsi rispettivamente portavoce e garante.

Abbiamo vinto faticosamente, dopo un rinvio dovuto al covid, il concorso straordinario finalizzato all’immissione in ruolo del 2020. A seguito del DPCM del 3 novembre 2020, lo svolgimento della prova scritta della nostra classe di concorso (A018 Filosofia e Scienze Umane) è slittata al 15 febbraio 2021. Si sottolinea che l’esito della stessa, complice la scarsa efficienza dell’organizzazione circa la composizione delle commissioni (rettificate numerose volte), è arrivato il 19 luglio 2021 (per altre classi di concorso addirittura questi esiti non sono ancora usciti). Il protocollo prevede che l’ufficio scolastico regionale preposto (Usr Lazio) una volta ricevuto l’esito delle prove, stili una graduatoria di merito dei vincitori (GM) per mezzo della quale selezionare i nuovi docenti immessi in ruolo.

La graduatoria non è altro che il risultato della somma dei titoli, non richiede particolari sforzi di astrazione. Malgrado ciò, a distanza di mesi dalla pubblicazione dei risultati, tutto tace.

Le graduatorie di merito sono uscite solo per certe classi di concorso, determinando una situazione di enorme disparità di trattamento fra i vincitori.

La disparità di trattamento

Chi ha avuto le graduatorie pubblicate in tempo, si è visto affidare la cattedra che gli spettava; chi, per colpe non sue ma dipendenti esclusivamente dai ritardi e dalle inadempienze dell’ufficio scolastico del Lazio, non ha avuto le graduatorie pubblicate, si è visto precludere la possibilità di accedere al ruolo.

Invece di prorogare i tempi per permettere l’immissione in ruolo a tutti i docenti aventi diritto, le cattedre che erano state bandite pubblicamente per il concorso straordinario 2020 sono state destinate ai docenti iscritti nella I fascia delle Gps (all’interno delle quali ci sono docenti che hanno perso il concorso straordinario e che si vedono immessi in ruolo al posto dei loro colleghi vincitori, si ribadisce per dei posti banditi ufficialmente per il concorso straordinario 2020). Questo ha determinato la perdita del posto non solo per questo anno, ma anche l’incertezza per quelli a venire, cancellando le possibilità di una meritata stabilità economica per centinaia di persone in tutta Italia. Le cattedre affidate ai docenti precari in I fascia GPS non tornano certo indietro, una volta occupate. E che senso ha partecipare a un concorso dove ti assicurano un determinato premio che poi, una volta vinto dopo anni di fatica, scompare? È intollerabile. 

Vi preghiamo, visto che l’ingiustificato silenzio che è calato sulla vicenda, di portare la nostra voce all’attenzione dell’opinione pubblica, perché questa situazione è un sopruso che mina le basi dello stato di diritto, distrugge ogni speranza di miglioramento di vita grazie al merito e testimonia, ancora una volta, il distacco totale, e l’indifferenza prepotente, fra istituzioni e cittadino.

I candidati che hanno superato la prova concorsuale dello straordinario 2020 di Lazio, Toscana e Sardegna – classe di concorso A018 Filosofia e Scienze Umane