Home I lettori ci scrivono Volontariato nella scuola? Lo stiamo già facendo!

Volontariato nella scuola? Lo stiamo già facendo!

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Jake Blues (John Belushi) e Elwood Blues (Dan Aykroyd) nel film The Blues Brothers erano al servizio di Dio, beh… noi prof modestamente siamo al servizio della Costituzione Italiana. Il volontariato al servizio dei nostri studenti però lo stiamo già facendo…

Ancora una volta sento parlare e leggo di volontariato, pare che il Ministro #Bussetti abbia detto a Napoli in un convegno organizzato da un’associazione che rappresenta le scuole paritarie confessionali, che bisognerebbe attivare dei centri per il recupero dei ragazzi che abbandonano la scuola e che gli insegnanti dovrebbero fare volontariato ed incentivare i giovani a tornare a scuola.

Una notizia che pare sia stata strumentalizzata dai media e che a breve dovrebbero smentire, ridimensionando la notizia.

Il ministro Bussetti credo si renda conto che il doposcuola è un servizio che può essere gestito dai comuni e dalle associazioni culturali mentre l’istruzione di Stato è un diritto costituzionale e deve essere tutelato, in primis, da chi dirige il dicastero di viale Trastevere a Roma.

Detto questo, ribadisco un concetto che spesso ho pubblicato; come può uno stato come l’Italia, con un patrimonio culturale ed artistico più grande al mondo trattare in questo modo gli insegnanti che sono la memoria storica culturale di questo Paese?

Dai colleghi stranieri siamo considerati dei grandi professionisti ma sono stupiti per come veniamo trattati e considerati dai politici e dai governi.

Vorrei tanto che il Ministro Bussetti esaltasse la figura dell’insegnante italiano, sarebbe forse il primo dopo la Falcucci.

Ci vorrebbe un piano Marshall per le strutture scolastiche in Italia. Ricostruirle tutte!

Non vergogniamoci ma impariamo dai tedeschi che grazie al nostro spread possono permettersi questo ed altro.

Non sono banalità o piccole cose ma in Italia lo stipendio è indice anche di valore, d’importanza e professionalità.

L’Unicobas Scuola & Università ha proposto, alle Commissioni Cultura ed Istruzione di Camera e Senato di discutere dell’aumento di 1000 euro al mese gli stipendi degli insegnanti e 250 euro gli stipendi del personale non docente e so che il ministro Bussetti lo ha letta.

Perché si chiede un aumento così importante? L’Unicobas è un sindacato libertario e difende prima di tutto la dignità dell’essere umano e il comparto scuola è stato “abbandonato” dal punto di vista sociale e contrattuale e negli ultimi 10 anni il personale della scuola ha perso oltre 15 mila euro (fonte Cgil). (il contratto firmato e già quasi scaduto (31/12/2018) e ha regalato mediamente 25 euro netti a tutti).

Qualcuno sul mio profilo Facebok ha fatto addirittura una battuta: “ Eh già adesso chiedono aumenti di 1000 euro… non si vergognano?

No, gli insegnanti non si vergognano e non si sentono privilegiati, è un diritto costituzionale percepire stipendi che permettono di vivere e non di sopravvivere.

Rispettare un essere umano vuole dire non calpestare la sua dignità.

L’insegnante svolge una professione fondamentale per la crescita culturale, di coscienza critica e libero arbitrio dei giovani di questo Paese, non dimentichiamolo mai.

Domandiamoci come mai in Germania gli insegnanti sono così rispettati, ben retribuiti e considerati figure fondamentali dalla società tedesca.

Caro Ministro, l’Unicobas Scuola & Università aspetta una sua risposta da luglio, si prenda ancora del tempo ma ci risponda perché 850mila insegnanti e 200mila tra collaboratori scolastici amministrativi e tecnici stanno aspettando da diversi anni un segnale positivo e finalmente un contratto che rispetti la dignità del lavoratore.

Da ex collega le do un consiglio, si occupi più di scuola statale che di scuole confessionali. Lei è un ministro della Repubblica Italiana, dovrebbe ricordare gli articoli 33 e 34 della nostra Costituzione soprattutto ai suoi amici di Comunione e Liberazione e a tutti coloro che insistono con la parità scolastica.

 

Paolo Latella