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25mila cattedre in organico diritto, se si bloccano meno rientri a casa con la mobilità nazionale

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“Uno scherzo, si tratta sicuramente di uno scherzo in vista del 1° Aprile”.

Commenta così la senatrice Alessia Petraglia, di Sinistra Italiana, la diatriba in corso tra Miur e Mef a proposito dei 25mila posti da collocare in organico di diritto.

“Solo due settimane fa – sostiene Petraglia – è stata approvata dalla maggioranza parlamentare la famosa delega 377 su reclutamento e formazione, ed è stato scritto che saranno inseriti nel piano assunzioni anche i docenti di seconda fascia che entreranno in una nuova graduatoria di merito e persino i docenti di terza fascia con 36 mesi. Un parere, ci è stato detto, concordato con tutte le sigle sindacali e con tutte le associazioni di precari che hanno finalmente sperato in assunzioni attese da tempo”.

Ora, però, l’eventuale collocazione in organico di fatto di sole 8mila cattedre farebbe cadere il “castello” della stabilizzazione di tanti precari.

Perché, continua Petraglia, “non solo rischiano di non esserci i soldi per proseguire le stabilizzazioni per allargamento organico di diritto previste dalla Stabilità 2017, ma non ci saranno nemmeno i soldi per le ulteriori assunzioni che dovrebbero garantire anche i rientri della mobilità nazionale”.

 

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La senatrice dei SinistraIitaliana è un fiume in piena: “Sarebbero in discussione 140 milioni per quest’anno, 400 milioni per il 2018. Ma non erano queste le cifre che dovevano garantire le stabilizzazioni della delega?”.

“Inoltre si fa passare il messaggio che tutto questo potrebbe essere uno scontro tra tecnici della ragioneria e politica del PD coinvolti nella battaglia congressuale. La Ministra è preoccupata che l’inizio anno a settembre sarà un Vietnam? Vorremmo tranquillizzarla: il caos lo abbiamo già visto a settembre 2016. Peccato – conclude Petraglia – che si stia proseguendo in perfetta continuità”.