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4 giugno, sciopero generale della scuola

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Il tavolo Governo-Sindacati sui problemi dei contratti pubblici e delle pensioni non poteva iniziare peggio.

Le organizzazioni sindacali del pubblico impiego hanno già fatto sapere che l’intero comparto pubblico scenderà in sciopero il 1° giugno.
Per la scuola l’astensione dal lavoro è invece prevista per il giorno 4.
A far prendere questa decisione ai sindacati è stata soprattutto la mancata convocazione da parte del Ministro Nicolais di una riunione prevista proprio per il 9 maggio.
“Ma quello che è peggio – sottolineano i sindacati – è che non ci è neppure arrivata la comunicazione di una nuova data”.
Ad aumentare la tensione sta provvedendo anche il Ministro dell’Economia Padoa Schioppa che nel corso dell’incontro con le parti sociali sulla riforma pensionistica ha mantenuto una posizione piuttosto ferma: “Se non si trova un accordo – ha detto in sintesi il Ministro – resterà la legge attuale con gli scaloni e la revisione dei coefficienti”.
La posizione di Padoa Schioppa ha già suscitato la reazione non solo dei sindacati ma anche della sinistra radicale che accusa il Ministro dell’Economia di essere completamente fuori rispetto alle linee programmatiche della maggioranza.
Nell’annunciare lo sciopero i sindacati confederali non usano parole tenere nei confronti del Governo, colpevole, secondo Cgil, Cisl e Uil, di non aver dato corso agli impegni già assunti il 6 aprile
“Contro questo arrogante silenzio del governo che ha deluso tutte le aspettative del mondo della scuola – si legge nel comunicato unitario – il prossimo 4 giugno 2007 docenti, Ata e dirigenti scolastici protesteranno con forza scioperando per l’intera giornata perché hanno stipendi fermi al 2005, per far rispettare il principio che gli impegni si mantengono e per ribadire che il rinnovo dei contratti scaduti rappresenta un diritto legittimo e sacrosanto della categoria al quale il Governo deve dare seguito per gli obblighi assunti”.