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Abruzzo: un’apocalisse

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L’Abruzzo è ormai una Regione stremata dal maltempo e dall’emergenza, con migliaia di utenti ancora senza energia elettrica in gran parte della regione. La situazione peggiore in provincia di Teramo dove sono state salvate dieci persone dall’ipotermia  come comunicano dalla Provincia: “Centinaia gli interventi per emergenze sanitarie. La prolungata assenza di corrente ha isolato migliaia di persone sepolte sotto la neve, in alcune aree manca l’acqua e c’è un problema carburante perché i distributori non funzionano. Senza carburante i mezzi non camminano. Questa mattina questa criticità è stata in parte risolta grazie alla collaborazione della Tua, la società di trasporti pubblici che ha messo a disposizione il deposito di carburante”.

 

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Anche il presidente della Provincia di Teramo ha fatto il punto della situazione: “La mancanza di elettricità, ormai da quattro giorni, ha creato una catena di problemi: non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade, con i Sindaci, i cittadini non riescono a chiamare e segnalare le emergenze abbiamo centinaia di messaggi sui social da parte di parenti che non hanno notizie dei congiunti da giorni. Le ultime ore sono state da Apocalisse: abbiamo anche un problema con i mezzi che ci inviano, in molti casi sono del tutto inutilizzabili per la nostra situazione: ci vogliono turbine di sfondamento e terne le abbiamo affittate ma non sono certo sufficienti”.

Il sindaco dell’Aquila ha disposto il divieto di fuori pista sul Gran Sasso per il pericolo valanghe. Il divieto è esteso a tutte “le presenze umane al di fuori delle piste battute ricadenti nel territorio comunale”.

Anche a L’Aquila scuole chiuse fino a sabato.

A Pescara il vice sindaco invece tranquillizza sul principio di esondazione del Pescara: “Il fiume è rientrato nei propri argini in misura significativa, tanto che possiamo considerare superata l’emergenza, ma continuiamo a tenere chiuse le golene, per prudenza, ma il momento peggiore sembra superato”.

In provincia di Chieti il sindaco di Francavilla: “il mare è arrivato a ridosso delle abitazioni. Mi aspetto un immediato intervento non solo per il turismo ma per l’incolumità delle persone”.