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Allarme per il destino della lingua italiana

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La lingua italiana è annoverata tra le candidate alla scomparsa. Perché questo non avvenga si sono mobilitati scrittori, editori, operatori culturali ed anche organizzazioni sindacali.
A tal proposito un sindacato, Unsa (Unione Nazionale Scrittori e Artisti), ha ideato il progetto: “In difesa della lingua italiana e dei suoi dialetti”.
Tra le iniziative intraprese vi è quella di organizzare esposizioni documentarie della lingua, mediante letture di testi, proiezioni di documenti, pubblicazioni di libri sull’argomento. 
Nell’ambito di tale proposito la Unsa, convinta che la tutela della lingua italiana passi, anche, attraverso la conoscenza dei grandi classici, ha realizzato dei manifesti che riportano per intero delle opere: la “Divina Commedia” di Dante, i “Trionfi” di Petrarca, il “Decameron” di Boccaccio.
E non solo i soli a porre l’accento sui classici della nostra letteratura. Se c’è, infatti, chi li stampa su manifesti c’è chi ritiene utile fornire ai lettori una “riscrittura integrale in italiano moderno” è il caso di Luciano Corona, che pubblica “Decameron di Boccaccio in prosa” e “La Divina Commedia”, ed. Fermento. “Il desiderio è quello di renderle alla portata di tutti, non pretendo certo che i miei lavori possano sostituire gli originali. Preferisco, comunque, che la gente si accosti a questi ‘mostri sacri’ seppure ‘riscritti’, piuttosto che non ci si accosti per nulla”, dichiara l’autore.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative Unsa, consultare il sito www.uil.it/uilcultura.