Home Disabilità Alunno autistico lasciato in corridoio: la mamma denuncia, la scuola la querela

Alunno autistico lasciato in corridoio: la mamma denuncia, la scuola la querela

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Si sta trasformando in un braccio di ferro, tra la mamma e la scuola, il trattamento ricevuto da un alunno autistico di 11 anni dell’Isola d’Elba.

Il genitore, infatti, attraverso le telecamere del programma tv ‘Mattino 5’, come riportano i quotidiani locali ‘Il Tirreno’ e ‘La Nazione’, ha denunciato atti di bullismo nei riguardi del figlio. Inoltre, a suo dire, l’undicenne al minimo accenno di nervosismo, veniva sistematicamente portato fuori dall’aula invece di cercare di farlo ambientare con gli altri bimbi.

La mamma del ambino ha poi raccontato di essere stata costretta a trasferire, da alcune settimane, il figlio in un’altra scuola elementare facendo ogni volta 20 km sia per andare che per tornare. Dal canto suo, l’istituto, dopo la riunione d’urgenza del consiglio, ha deciso di adire per le vie legali a tutela del personale e del proprio operato.

 

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Decisamente diversa è la versione riportata dal dirigente scolastico dell’istituto comprensivo frequentato dal giovane autistico: “l’unica cosa vera sarebbe quella relativa ad un episodio di bullismo avvenuto a bordo dello scuolabus e riguardo il quale, pur essendo avvenuto fuori dalla scuola, ci siamo attivati con il Comune coinvolgendo le forze dell’ordine e promuovendo incontri con genitori e ragazzi perché da parte nostra c’è la massima attenzione su questi temi”.

Premesso ciò, il dirigente ha rivelato di aver “dato mandato ad un avvocato di far partire una querela a tutela del personale e dell’operato del nostro istituto”.

“Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto sia con la mamma che con il bambino: è una situazione che mi coglie di sorpresa: sono sconcertato. La scuola ha sempre lavorato al meglio che poteva. Lo scorso anno abbiamo chiamato un maestro d’arte per sfruttare le abilità manuali di alcuni alunni ed i lavori sono anche stati esposti. Quest’anno poi, è stato avviato un progetto di ippoterapia con gli asini. È vero che si può sempre fare di più ma mi sento di dire che noi abbiamo lavorato al meglio”, ha concluso il capo d’Istituto.

Ora, la vicenda si sposterà in tribunale.

 

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