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Alunni stranieri: alla Camera sinistra e destra si trovano (quasi) d’accordo

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Approvati nei giorni scorsi dalla Camera alcuni ordini del giorno sul problema degli alunni stranieri e sulla necessità di riorganizzare il funzionamento del sistema scolastico in relazione all’elevato numero di alunni non italiani presenti nelle classi, dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado.
Qualche complicazione c’è stata soprattutto sulle votazioni che non hanno fatto mancare le sorprese. Sono stati infatti approvati due ordini del giorno, uno della maggioranza e uno di Forza Italia, nonostante che questo secondo documento fosse stato solo parzialmente accolto dal Governo. Entrambi gli ordini del giorno impegnano il Governo non solo a prevedere l’assegnazione alle scuole di personale qualificato, ma anche a destinare risorse aggiuntive rispetto alla situazione attuale finalizzate a interventi didattici mirati.  
Il documento sottoscritto dai deputati del centro-sinistra va anche oltre e chiede al Governo di “prevedere, nel disegno di legge finanziaria per il 2008, stanziamenti aggiuntivi per un piano nazionale di formazione diffusa dei dirigenti scolastici e degli insegnanti” ma anche
“a coordinare l’utilizzo, in modo sempre più mirato, dei mediatori culturali, d’intesa con gli enti locali e il ministero della solidarietà sociale”
I parlamentari della maggioranza chiedono anche al Governo (e al Ministro Fioroni in particolare) di “favorire iniziative da parte delle istituzioni scolastiche finalizzate alla strutturazione di corsi o di attività che possano facilitare l’apprendimento della lingua italiana come lingua seconda” ma non mancano di sottolineare quanto sia “necessario che l’alunno trascorra il tempo scuola nel gruppo classe, fatta eccezione per progetti didattici mirati e temporanei per l’apprendimento della lingua italiana”.

In realtà sulla diagnosi l’accordo fra maggioranza e opposizione è stato pressoché generale: tutti gli ordini del giorno partono da una analisi comune dei dati ufficiali che registrano un progressivo aumento della presenza di alunni stranieri (si sta ormai sfiorando il tetto dei 500mila stranieri, con un incremento medio di 60-70 mila all’anno, con significative concentrazioni nelle regioni del nord e presenze quasi irrilevanti nel sud e nelle isole).
E così persino due ordini del giorno di Alleanza Nazionale e dell’Udc sono stati parzialmente accolti dalla Camera.
E’ stato invece respinto l’ordine del giorno dei deputati della Lega che prevedeva non solo la necessità di “rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione” ma anche di “istituire classi di inserimento temporaneo, che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana”.
D’altronde i rappresentanti della Lega Nord, nei loro interventi hanno più volte ribadito di essere in totale disaccordo sulla ipotesi che la scuola italiana debba avere carattere multietnico e multiculturale.