Home Estero Anche la Scuola, in Germania, sta scivolando verso l’estrema destra?

Anche la Scuola, in Germania, sta scivolando verso l’estrema destra?

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La copertina dell’ultimo numero del settimanale tedesco ‘Stern’ è molto eloquente: un ragazzino, di profilo, seduto al suo banchetto a scuola che si rivolge a un ipotetico docente fuori campo con il braccio destro alzato e ben teso, salutandolo con il tipico gesto nazista. “Classi di estrema destra” è il titolo, tradotto dal Courrier International che riporta la notizia.

Discorsi xenofobi in classe, minacce contro gli alunni stranieri, simboli del III Reich sparsi un po’ ovunque. Secondo ‘Stern’, che ha avviato un’inchiesta giornalistica in partenariato con il canale radiotelevisivo RTL, l’ascesa dell’estrema destra in Germania comincia ad avere delle inquietanti ricadute anche all’interno del sistema educativo. Il fenomeno appare in piena espansione. Come sottolinea il Courrier International, gli episodi raccontati dai giornalisti di Stern – inviati nelle scuole sotto copertura – sono scioccanti: in un istituto, allievi che sfoggiano orgogliosamente la fibbia di una cintura ornata da un emblema della Wermacht, l’esercito del III Reich; in un altro, la pretesa di inserire lo slogan “La Germania ai tedeschi, gli stranieri fuori” all’interno di un testo rap che gli stessi alunni stavano scrivendo durante una lezione di musica; in un altro ancora, aggressioni violente contro compagni che esprimevano la loro opposizione rispetto ai ‘valori’ veicolati dall’estrema destra.

Se questi episodi fossero considerati caso per caso, a prima vista potrebbero apparire banali e insignificanti, conclude Stern. Tuttavia non si tratta di casi isolati e sarebbe strategicamente un errore non dare peso a quanto accade ormai sempre più spesso nelle scuole del Paese.

Tanto più che le scuole hanno pochi strumenti per fare fronte da sole: scarse risorse finanziarie e nessun sostegno politico per arginare la recrudescenza di questi sempre più numerosi episodi di violenza razzista e xenofoba. Fenomeno ascrivibile all’aumento dei consensi ottenuti dal partito di estrema destra AfD (Alternative für Deutschland)?

Secondo il centro studi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Germania ha sempre tentato di scongiurare il rischio che ideologie e retoriche antidemocratiche fuoriuscissero dai più ristretti confini della marginalità politica e penetrassero in Parlamento. È tuttavia evidente che non è più così: la presenza diffusa di esponenti dell’estrema destra negli uffici pubblici risulta attestata da tempo, così come la diffusione della simbologia nazista tra le fila della polizia e dell’esercito.

Il principale soggetto politico sui cui ricade la responsabilità della normalizzazione, sempre secondo il centro studi, è AfD. Richiamandosi alle concezioni nazionaliste diffuse nella Germania del XIX secolo, AfD si presenta come un partito nazional-conservatore con una forte tendenza al radicalismo. A caratterizzarlo sul piano ideologico sono soprattutto la lotta in difesa dell’identità tedesca e nei confronti del multiculturalismo. A tali posizioni si accompagna inoltre un orientamento xenofobo, teso a denunciare le presunte conseguenze disastrose determinate dall’«immigrazione di massa».

Alle ultime elezioni parlamentari di febbraio scorso, con il 20% dei voti, Alternative für Deutschland è stato il secondo partito più votato, raddoppiando la percentuale di voti ottenuta alle precedenti elezioni federali, nel 2021, quando aveva ottenuto il 10,2 per cento.