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Apprendimento permanente, la Cgil raccoglie firme

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Tutte le persone che vivono e soggiornano in Italia, migranti compresi, hanno diritto all’apprendimento permanente: ne è convinta, da sempre, la Cgil. Al punto che a partire dal 10 settembre, in corrispondenza del nuovo anno scolastico, ha deciso di avviare una raccolta di firme a favore di una legge di iniziativa popolare che ha come obiettivo quello di attuare un piano triennale straordinario per raddoppiare il numero degli adulti che partecipano ad attività formative. La proposta indica poi la necessità di una serie di interventi pubblici: si va dall’edilizia alle infrastrutture tecnologie alla formazione degli operatori, sino alla definizione di standard di qualità per l’accreditamento delle strutture ed all’azione di monitoraggio e certificazione.
La campagna, avviata dal segretario generale del sindacato di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani, e dall’ex ministro della Pubblica istruzione, Tullio De Mauro, ha raccolto nei primi giorni già alcune migliaia di adesioni. All’appello del sindacato, promosso dagli slogan “Sapere per contare” e “Imparare sempre”, hanno risposto anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e di don Luigi Ciotti. L’obiettivo che si è posta la Cgil è di raccogliere 100 mila firme entro la fine di dicembre.
Nel testo predisposto dal sindacato si prevedono una serie di iniziative che permetterebbero una maggiore scolarizzazione da parte del mondo adulto, in particolare di coloro che non conoscono la nostra lingua, storia e cultura: il progetto prevede l’accesso gratuito alla formazione, agevolazioni fiscali e contributive per investimenti all’apprendimento e agevolazioni per l’accesso al credito e prestiti d’onore. Contiene, inoltre, una parte che prevede l’introduzione del diritto ad almeno un anno di congedo formativo non retribuito e ad almeno 30 ore annue di permesso retribuito per ogni lavoratore; le modalità di fruizione del congedo e dei permessi sono disciplinati dai contratti collettivi e il datore di lavoro è tenuto ad accogliere la richiesta del lavoratore.
Una sezione del progetto di legge è dedicata specificatamente alle misure di sostegno dell’apprendimento di cui necessitano i pensionati per l’ampliamento delle loro conoscenze.