Home Archivio storico 1998-2013 TFA Speciali (Pas) Attivazione percorsi abilitanti speciali

Attivazione percorsi abilitanti speciali

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Nel ricordare che i percorsi abilitanti speciali (Pas) sono rivolti ai docenti, non di ruolo, in possesso di almeno tre anni scolastici di servizio nell’arco temporale che va dall’anno scolastico 1999/2000 all’a.s. 2012/2013 e che la particolarità di tali percorsi è data dall’assenza di prove di ingresso e dalla mancanza di attività di tirocinio, sostituite dall’esperienza professionale dei docenti, con la nota ministeriale prot. n. 2352 del 30 ottobre 2013 il Miur precisa che per consentire la distribuzione degli aspiranti nelle università verrà resa disponibile nella banca dati Rad, dal 4 al 22 novembre 2013, una specifica sezione per la compilazione della scheda relativa ai Pas, in cui sarà pubblicato il fabbisogno regionale di ogni singola classe di abilitazione, come riferimento per le necessarie attività di coordinamento regionale.
Mentre sono in corso le verifiche da parte degli Usr sui requisiti d’accesso e sulla valutazione dell’anzianità di servizio dei candidati (a tal proposito si veda precedente nota prot. n. 2306 del 23 ottobre scorso, con cui il Miur fornisce indicazioni sui titoli validi per l’accesso e chiarisce la possibilità di regolarizzare le istanze), il Ministero fa sapere che il numero totale degli aspiranti al percorso Pas è pari a 68.892 unità, con forti variazioni nelle diverse classi di abilitazione.
Dopo tali verifiche e rilevazione dell’offerta formativa da parte delle università, i direttori regionali degli Usr d’intesa con gli atenei provvederanno ad assegnare i candidati alle singole università della regione, per l’attivazione dei corsi.
Nella nota del 30 ottobre, a firma congiunta del capo Dipartimento per l’istruzione e di quello per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica, si chiarisce che “nelle classi di abilitazione con un elevato numero di aspiranti, tale assegnazione potrà essere rimodulata al massimo su un triennio, in relazione alla capacità ricettiva delle singole università e all’effettivo numero di aspiranti; viceversa, nelle classi con un numero esiguo di candidati è auspicabile prevedere forme di aggregazione a livello regionale o interregionale, individuando eventualmente modalità di erogazione di corsi a distanza – Fad, unitamente ad appositi strumenti per il controllo dell’effettiva partecipazione”.
Nelle classi di abilitazione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, gli atenei dovranno prevedere contestualmente anche un percorso finalizzato al conseguimento della certificazione linguistica di livello B2 per la conoscenza della lingua inglese.

Infine, si auspica che la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) “voglia assumere un ruolo di coordinamento tra il Ministero (università e istruzione), gli uffici scolastici regionali e le università, anche nella definizione di un valore di sistema per il contributo di iscrizione a tali percorsi”, al fine di garantire omogeneità di comportamento e maggiore sinergia tra le parti interessate nell’attivazione dei percorsi abilitanti speciali.