Home Attualità Aumenta lo staff nei ministeri, compreso quello dell’Istruzione

Aumenta lo staff nei ministeri, compreso quello dell’Istruzione

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La maggioranza al Governo ha approvato una norma che aumenta gli staff di tre ministeri: Ambiente, Istruzione e Sanità, provocando, come è da immaginare, una dura reazione dell’opposizione, a cominciare dal Pd: ”Una tarantella ridicola per togliere fonti ai ministeri e darli a staff esterni, mentre mancano le risorse per la sanità e per sostenere famiglie e imprese in difficoltà”. 

Anche il M5S sulle barricate: “Meno fondi per l’offerta formativa e la continuità didattica epiù soldi al ministro Valditara per accrescere il suo staff. È assurdo. Incredibile che a fare una proposta simile sia Rossano Sasso, che come me ha rivestito il ruolo di sottosegretario all’istruzione e dovrebbe sapere bene che le priorità della scuola sono ben altre che aumentare lo staff alla diretta collaborazione del ministro”.

Stesso discorso per il ministero dell’Ambiente, per il quale sono stati approvati 975 mila euro di nuovi posti, mentre altre opposizioni scrivono relativamente alla scuola: “Analoga scelta è stata fatta per il ministero dell’Istruzione dove, oltre a quelle già previste, vengono assunte ulteriori 15 persone alla diretta dipendenza del ministro, con 480mila euro di spesa”. Delle decisioni, si legge ancora nella nota, che stanno trasformando i ministeri “in uffici di collocamento al servizio delle necessità delle forze politiche”.

“Non solo taglieranno il 10% delle scuole nei prossimi due anni, ma ora sottraggono, senza alcuna vergogna, risorse ad attività didattica e offerta formativa, per aumentare gli staff del ministro Valditara. Ed è inutile che si affannino a smentire: è tutto scritto nero su bianco. Sono molto gravi queste scelte e chiariscono che dall’ultima volta che hanno governato, quando il centrodestra tagliò 8 miliardi alla scuola, nulla è cambiato. Continuano a usare l’istruzione come un bancomat per fare cassa. Faremo un’opposizione durissima contro scelte scellerate che penalizzano studenti, docenti, personale scolastico e famiglie”.