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Bassetti contro i No vax: Big pharma guadagna più dai ricoveri che dai vaccini

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Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova risponde alle argomentazioni dei No vax chiarendo: “Ogni ricovero costa 60mila euro e Big pharma guadagna più con gli intubati”. E spiega: “Le multinazionali del farmaco le arricchisce molto di più un ricovero in ospedale dato che sono quelle che producono i ventilatori polmonari, i cateteri venosi per la rianimazione, i farmaci, gli anestetici e tutto quello che serve per curare. Dei 60mila euro del costo del ricovero – chiarisce Bassetti – ce ne sono almeno 15 mila che vanno alle grandi aziende farmaceutiche”.

La soluzione? L’obbligo vaccinale per gli over 40, suggerisce l’infettivologo: “Uno Stato serio deve farlo – afferma – perché deve domandarsi se noi, che abbiamo il servizio sanitario tra i migliori del mondo, possiamo permetterci dopo ottobre di tornare ad avere ancora le terapie intensive piene di non vaccinati che hanno deciso deliberatamente di non immunizzarsi spendendo per ognuno di questi 50-60mila euro di ricovero quando un vaccino costa 15 euro”.

Il pericolo è la variante Delta, sostiene Bassetti, che contagia come la varicella e per la quale serve oltre il 90% di vaccinati per stare tranquilli. “Per questo – spiega – spingo per l’obbligo, perché visto che abbiamo il 5% di popolazione non vaccinabile, ovvero i bambini fino ai 12 anni, è chiaro che tutti gli altri vanno vaccinati con le buone o con le cattive. Non esiste più – insiste l’infettivologo – la possibilità di discutere”.

Vaccini scuola

Una questione che andrebbe a coinvolgere anche il personale della scuola naturalmente e che alleggerirebbe le implicazioni attorno alla problematica della gratuità o meno dei tamponi. Tutti vaccinati, insomma, tranne che per gli insegnanti più giovani che sarebbero del resto quelli con minore probabilità di essere ospedalizzati. (Per il numero esatto dei vaccinati a scuola vai a questo LINK)

Sergio Abrignani

Dello stesso parere in tema di obbligo vaccinale anche Sergio Abrignani, immunologo all’Università statale di Milano e membro del Cts.

“Entro la fine di settembre dovremmo raggiungere l’obiettivo del 75-80% di popolazione vaccinata. Contemporaneamente riprenderà la vita sociale con uffici, scuole e mezzi pubblici. In teoria dovremmo attenderci un’impennata di casi Covid come è capitato lo scorso anno, ma non credo che sarà così e non penso che andremo incontro a nuove chiusure“. Lo dichiara al Corriere della Sera.

“È stato ripetuto più volte, dobbiamo cercare i 4 milioni e 200 mila italiani over 50 che a oggi non sono vaccinati neppure con una dose -ribadisce Abrignani-.

Come si può fare? “Proporrei l’obbligo vaccinale perché le malattie infettive le contieni quando vaccini tutti e lo abbiamo visto con la polio, il vaiolo e altre malattie -dice ancora l’immunologo-. Mi chiedo come sia possibile che con una malattia infettiva come il Covid che ha rischiato di distruggere la nostra economia e solo in Italia ha ucciso 130 mila persone ci sia ancora chi si interroga se sia opportuno o no vaccinarsi”.