
Molto spesso ci siamo occupati dell‘influenza che hanno i genitori sui figli e sulla loro scelta del percorso scolastico, accademico o lavorativo da intraprendere. Un padre che ne ha avuta tanta, a quanto pare, è stato il celebre infettivologo Matteo Bassetti.
Bassetti e la scelta universitaria del figlio
In un’intervista a Il Corriere della Sera il medico, figlio a sua volta di un dottore, ha confermato di aver convinto suo figlio a non iscriversi a Medicina: “Diciamo che ho fatto di tutto per dissuaderlo. Lui voleva iscriversi a Medicina, ma gli ho detto: tuo nonno è stato un grandissimo di questo mestiere, tuo padre anche. Tu vivresti di confronti. Si è iscritto ad Architettura”.
Si tratta di un classico, anche se ovviamente la situazione di Bassetti è molto singolare per via della sua popolarità: molti genitori convincono o dissuadono i figli dal fare questa o quella scelta. Questo vale non solo per la facoltà da seguire ma già dalla scelta della scuola superiore.
Orientamento scuola, il parere di mamma e papà è cruciale
Secondo il XXII Rapporto Almadiploma sul Profilo dei diplomati e sui loro esiti lavorativi, solo il 45,4 per cento dei maturati ritiene che le attività di orientamento all’uscita dalla scuola media siano state rilevanti. A guidare i quattordicenni italiani nella scelta della scuola superiore sono ancora e sempre le famiglie: 64,8 per cento. Il parere di mamma e papà continua a pesare anche dopo la maggiore età, quando si tratta di scegliere l’università o il lavoro.
Ormai l‘orientamento dalle medie alle superiori e dalle superiori all’università è diventato una pratica corrente (rispettivamente 90,6 per cento e 84,4 per cento), ma non tutto funziona se queste attività vengono valutate rilevanti molto poco rilevanti nella scelta delle superiori (45,4 per cento) e poco significative anche nella scelta dell’università (51,6 per cento).
A essere particolarmente insoddisfatti sono soprattutto i liceali (uno su tre dichiara di aver ricevuto informazioni insufficienti), mentre quasi due diplomati su tre (il 58,8 per cento) ammette di essere stato influenzato da amma e papà. Quanto alle attività di Pcto, la cosiddetta alternanza scuola lavoro, sono soprattutto gli studenti dei professionali a ritenerle utili (82,6 per cento), seguiti dai diplomati tecnici (76,2 per cento), ultimi i liceali: solo il 55,9 per cento le “promuove”.