Home I lettori ci scrivono Basta chiacchiere, un contratto di risarcimento con 200 euro netti nel triennio

Basta chiacchiere, un contratto di risarcimento con 200 euro netti nel triennio

CONDIVIDI

Io credo che questo Governo non abbia alcuna intenzione di stipulare con le OO.SS. di categoria entro il 2021 un “contratto di risarcimento” quello  che chiede da anni la categoria e che per essere tale dovrebbe almeno  prevedere un aumento di 200 euro netti mensili nel triennio di riferimento. (2018/21).

Il precedente contratto è scaduto il 31.8.2018 e quello che dovrà essere rinnovato scadrà il 31.12.2021, quindi more solito sarà stipulato un contratto in scadenza.

Una netta riduzione del FIS, in modo che quanto stanziato rientri in una percentuale del 70% nell’aumento tabellare, una collocazione di tutti  fondi della 107/2015, ivi compresi il bonus di 500 euro e la premialità nel contratto con un incremento con soldi destinati al Contratto della docenza dalla legge di bilancio 2022, e che andranno a incrementare gli stipendi da gennaio 2022, unitamente a quanto già previsto dalla legge di bilancio 2021 per i contratti della PA.

Con la messa in carico della retribuzione dei collaboratori e dello Staff nel contratto della Dirigenza Scolastica e con la previsione di un’assicurazione nel contratto per tutti i docenti, infine con la difesa dell’Avvocatura dello Stato del Docente nelle controversie endoscolastiche e per le controversie  tra Docenti e ATA con il DS prevedere un organismo paritetico presso gli USR.

Questo è quanto ci aspettiamo.

Bianchi a Catania  nel convento settecentesco che fu dei Benedettini e che ora è Università, con dietro il Mongibeddu ha solo fatto chiacchiere  come  del resto tutti i suoi predecessori) e con le chiacchiere non si fa certo un   contratto di svolta oggi necessario per l’intensificazione , prevista per via legislativa e amministrativa,  quantitativa e qualitativa del lavoro professionale degli insegnanti  in questi anni  che non solo è  il peggio pagato  in Europa ma lo è,  a parità  di titolo d’ingresso, ( laurea)  in tutto il restante pubblico impiego.

Scuola Bene Comune