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Bersani: gli insegnanti sono la parte migliore; e Di Pietro: grazie a insegnanti

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Spesso gli insegnanti sono stati definiti fannulloni che lavorano solo 18 ore settimanali e stanno in vacanza almeno tre mesi su dodici. Negli ultimi venti anni i governi hanno sempre tagliato risorse umane ed economiche della nostra scuola pubblica. Soltanto negli ultimi tre anni, con la legge finanziaria n.133/2008, si sono sottratte alla scuola pubblica risorse economiche pari ad 8miliardi di euro, anche con l’ultima spending review si sono continuati a risparmiare altri 200milioni di euro.
Il risultato prodotto dall’art. 64 della legge n. 133/2008 è stato quello di registrare una perdita di organico di 150mila posti. Il contratto della scuola è scaduto da tre anni e non si pensa di rinnovarlo, almeno fino al 2014. Il blocco degli scatti di anzianità ha umiliato la categoria, che è stata trattata, per dirla con le parole usate dall’on.Brunetta contro i precari, come la parte peggiore del Paese.
Oggi 5 ottobre, nella giornata mondiale degli insegnanti, si celebra l’anniversario della firma della “Raccomandazione UNESCO-OIL” del 1966 sulla condizione del personale docente di ogni ordine e grado: essa rappresenta un’opportunità per esaltare il ruolo cruciale degli insegnanti nel fornire un’istruzione di qualità a tutti i livelli scolastici. Fa per esempio piacere ascoltare dalla voce del leader del partito democratico Pierluigi Bersani parole di stima e rispetto verso il corpo insegnante di questo Paese. Bersani tiene a sottolineare che gli insegnanti sono una delle parti migliori del Paese, a cui tutti noi dobbiamo guardare con rispetto, consapevoli del fatto che questa categoria e la scuola è stata profondamente umiliata dalla politica di questi ultimi anni.
Sono le maestre e i maestri che hanno realizzato l’unità dell’Italia, e oggi sono gli insegnanti con la loro competenza e il loro affetto che fanno crescere nuovi cittadini italiani arrivati da Paesi lontani". "E’ insieme a loro, sottolinea ancora Bersani , che cambieremo la scuola per combattere la dispersione degli studenti e per far sì che tutti, non uno di meno, possano raggiungere il proprio successo formativo e scolastico. Il Partito democratico ha l’obiettivo di lavorare perché la scuola torni ad essere il grande ascensore sociale di cui l’Italia ha bisogno, il luogo di formazione della coscienza civica dei cittadini”.
Speriamo che queste parole siano realmente sentite e che siano il seguito di un progetto politico, che metta al centro del sistema scolastico i docenti e gli studenti. Qualche dubbio della sincerità di queste esternazioni pubbliche viene proprio dall’opinione pubblica, che non gradisce l’aspetto gerarchico della legge 953 sostenuta dal partito democratico. In questo momento, è il caso di dirlo, c’è estremo bisogno di verità e sincerità e non di mettersi in bella mostra per acquisire i favori di chi deve votare alle primarie.
Di Pietro, grazie a insegnanti, trasmettono cultura e valori
”I nostri insegnanti scolastici sono l’ossatura forte e sana di un corpo spossato da anni di cure sbagliate e dannose. Tutto quello che oggi, nonostante i tagli e le riforme sbagliate, e’ ancora funzionante ed efficace nella nostra scuola, e’ dovuto soltanto all’opera quotidiana di questi professionisti della cultura e dell’istruzione. Colpiti da decenni di precariato, da vere e proprie campagne di diffamazione, gli insegnanti continuano a consentire ai nostri figli di trovare insegnamenti, cultura, valori umani e civili. Alla vigilia della giornata mondiale degli insegnanti, voglio sinceramente ringraziare i docenti, ribadire l’impegno mio e dell’Italia dei Valori per la valorizzazione e il rilancio di un comparto rilevantissimo per il tessuto civile del nostro Paese. E vorrei che i tanti uomini e donne del Governo presente e dei governi passati che li hanno considerati soltanto un insieme da ridurre e ridimensionare, oggi chiedessero loro scusa”.