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Bertinotti, presidente della Camera: “Sconfiggere la selezione di classe”

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Ringrazia ed elogia gli insegnanti della scuola italiana, si rivolge ai giovani e agli studenti e cita Don Lorenzo Milani: nel discorso pronunciato pochi minuti dopo la sua elezione a Presidente della Camera Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione Comunista, non dimentica la scuola, anzi ne sottolinea l’alta funzione sociale e civile.
Eletto senza difficoltà alla quarta votazione, Bertinotti ha fatto il “pieno” dei voti che poteva raccogliere: 337 preferenze sul totale teorico di 340 indicano che il centro-sinistra ha votato in modo compatto per il proprio candidato.
Visibilmente emozionato, regge con mano tremante qualche appunto che gli serve da traccia per un discorso fatto per lo più “a braccio”, riferendosi al Presidente della Repubblica lo chiama “Carlo Aurelio Ciampi” (ma subito si corregge e si scusa), il neo-presidente della Camera si sofferma a parlare della scuola, quasi un segnale nei confronti dell’intera maggioranza, per ricordare che la cancellazione della riforma Moratti e una rinnovata attenzione ai problemi del nostro sistema scolastico devono essere uno degli obiettivi prioritari del programma di Governo.
Bertinotti parla persino di “selezione di classe” e ricorda l’opera ed il pensiero di Don Lorenzo Milani, definendolo uno grande “riformatore” della storia recente del nostro Paese.
Questo il passaggio integrale dedicato alla scuola del discorso di Fausto Bertinotti:

“Noi vogliamo contare sulla scuola come una parte fondamentale nella costruzione di una nuova convivenza e vorrei qui ricordare il lavoro prezioso delle insegnanti e degli insegnanti che costituiscono un patrimonio per il futuro del nostro paese. Un patrimonio con cui lavorare e sconfiggere la peggiore delle selezioni di classe, quella che può colpire in giovane età ragazze e ragazzi, spingendoli all’esclusione. Vorrei ricordare da questa tribuna la lezione, in cui vorrei tutti ci riconoscessimo, di una grande coscienza civile e di un riformatore del nostro paese che di questo tanto ci ha insegnato: don Lorenzo Milani”.

E per due volte nel corso di questo passaggio Bertinotti riscuote l’applauso della Camera: quando si riferisce agli insegnanti e quando pronuncia il nome di Don Milani.
Se alle parole seguiranno fatti coerenti, la scuola dovrebbe essere davvero ai primissimi posti dell’agenda del nuovo Governo.