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Bonus premiale: Anp soddisfatta per sentenza di Bari

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La sentenza del Tribunale di Bari con la quale viene ribadito che il bonus premiale non è soggetto a contrattazione continua a far discutere.
Abbiamo raccolto il punto di vista dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) parlandone con il vicepresidente Mario Rusconi


M. Rusconi

Siamo stati i primi a rendere noto il contenuto della sentenza che abbiamo accolto con interesse e con favore dal momento che essa dà pienamente ragione alle tesi della nostra associazione. Ovviamente ci auguriamo che anche le prossime sentenze confermino la linea adottata dal Tribunale di Bari che è limpida e chiara: la 107 è una legge specifica che detta norme valide per la scuola, quindi è inutile continuare a citare le disposizioni del TU 165 che prevedono la contrattazione della retribuzione accessoria.


TdS.  Ma c’è anche chi parla di sentenza poco comprensibile, che va interpretata


M. Rusconi
Non mi pare affato che la sentenza sia fumosa e secondo noi non c’è nulla che debba essere interpretato: il dispositivo conclusivo è preciso, così come lo sono le motivazioni addotte dal giudice

TdS.  Con questa sentenza di mette per ora un punto fermo sulla vicenda del bonus, ma restano aperte altre questioni che i sindacati del comparto considerano decisive


M. Rusconi
In realtà il decreto del Tribunale di Bari interviene indirettamente anche su altre questioni sul tappeto, come ad esempio quella relativa alla triennalità degli incarichi dei docenti che si vorrebbe cancellare per via contrattuale; o, persino, la chiamata dagli albi che – secondo i sindacati del comparto – dovrebbe essere vincolata a procedure di natura pattizia.
La sentenza, insomma, ribadisce implicitamente un principio che noi sosteniamo da sempre e che sta scritto nelle leggi dello Stato: per modificare una disposizione di legge è necessario un intervento di natura legislativa; ad oggi, la via contrattuale non è consentita