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Caro Babbo Natale, le nostre richieste per la scuola e per la società

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Questi son giorni gioiosi e di festa, son giorni in cui pervade il buonismo per i più, son giorni in cui sembra pervada la luce della vita in ogni cuore.
Eppure, se ci guardiamo attentamente intorno, non è così per tutti, per alcuni, questi son giorni in cui predomina il buio della solitudine e della tristezza, quelli in cui un vissuto complesso sembra ancora più difficile.
Pensando alla nostra vita ed a queste persone troppo spesso dimenticate, abbiamo pensato di scrivere una letterina a Babbo Natale, sperando che, chi può, provi ad ascoltare il nostro grido di aiuto:

Caro Babbo Natale,
Giunga a te la nostra letterina di Natale, non chiediamo doni materiali o oggetti specifici ma solo mezzi e strumenti per permetterci di affrontare, con dignità e rispetto dell’individuo, di ogni individuo, la vita quotidiana.
Vorremmo per i nostri figli più piccoli una scuola inclusiva, in cui non debba risultare una conquista quotidiana la dovuta assistenza e collaborazione scuola, famiglia ed equipe di riabilitazione, per rendere a questi nostri bambini quell’ambiente come vero ambito di socialità alla pari, nel rispetto delle loro potenzialità più che delle loro fragilità.
Vorremmo poter offrire ai nostri cari, di ogni età, quei servizi di assistenza necessari per affrontare quotidianamente, con dignità, le sfide della vita, nel rispetto della piena integrazione socio sanitaria.
Vorremmo una vita in cui la burocrazia non sia il nostro focus primario e le liste di attesa non facciano prepotentemente parte del nostro vissuto.
Vorremmo che i nostri anziani non venissero pensati come un peso per questa società.
Vorremmo poter scegliere di vivere a Trento o a Lampedusa potendo beneficiare degli stessi servizi di assistenza.
Vorremmo andare a dormire ogni sera senza avere come ultimo pensiero della sera il cosa sarà la loro vita quando non ci saremo più noi.
Vorremmo poter vedere riconosciuti concretamente i nostri diritti di caregiver familiari.
Vorremmo essere parte di questa società, esattamente come i più, a noi occorrono però mezzi e strumenti che, troppo spesso, fatichiamo ad avere.
Ti abbiamo chiesto troppo? Forse si, ma questi sono i nostri sogni, continuiamo a sperare possano essere un giorno esauditi, ricordati di portare comunque un po’ di luce a chi, anche quest’anno, vivrà in solitudine e tristezza le festività, sentendosi merce di scarto rispetto ad una società non ancora pronta ad accogliere il vissuto di tanti.
Vai e porta i nostri più affettuosi auguri a tutti, ma proprio a tutti, BUON NATALE!

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