Home Politica scolastica Caro ministro, siamo rammaricati ma le proteste sono figlie di mesi di...

Caro ministro, siamo rammaricati ma le proteste sono figlie di mesi di non ascolto

CONDIVIDI

“La rabbia espressa era la voce dolorosa d’una democrazia violata da mesi di non ascolto”: così i sindacati sulle proteste a Giannini alla festa Pd di Ferrara.

Le forti contestazioni hanno portato ad annullare il programmato intervento del responsabile del Miur.

E ora arriva la replica, pubblicata sulle pagine dei quotidiani locali, da Cgil, Cisl e Uil, Anpi provinciale, Snals-Conffsal, Gilda Unams, Rete degli Studenti, Unione degli Studenti, Comitato a sostegno della Lip, Mce Ferrara e Proteo. “Pur essendo rammaricati per il mancato confronto dobbiamo però dedurre che” abbiamo assistito ad una reazione da frustrazione, figlia “di una democrazia violata da mesi di non ascolto e mancato dialogo”. 

Il riferimento di sindacati e associazioni è all’approvazione della recente riforma della scuola, la Legge 107, con alcuni punti – assunzioni solo per una parte degli abilitati, nuovo merito, commissioni di valutazione e altro – che i lavoratori della scuola e i loro rappresentanti hanno osteggiato in più occasioni. Senza  però avere possibilità di esprimere la loro “delusione”, ora sostengono, direttamente ai vertici del Miur.

  

{loadposition eb-territorio}

 

Di ben altro tenero, è stato il commento dei responsabili del Pd di Ferrara, Davide Bertolasi e Luigi Vitellio, che su Facebook ha accostato le contestazioni ai “vecchi metodi fascisti”. A difendere, a livello politico, gli artefici della protesta è stata invece Alessandra Tuffanelli, rappresentante del Sel provinciale.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola