Home Politica scolastica Chiamata diretta: Cgil chiede un intervento del Parlamento

Chiamata diretta: Cgil chiede un intervento del Parlamento

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Sulle presunte irregolarità delle “chiamate dirette” in alcune scuole interviene il segretario della Flc Mimmo Pantaleo

“Com’era prevedibile – dichiara Pantaleo – la chiamata diretta dei docenti dagli ambiti alle scuole sta determinando numerosi casi di discriminazioni e umiliazione, in particolare nelle donne”.
“La chiamata diretta – aggiunge il segretario nazionale della Flc-Cgil – non solo calpesta la costituzione perché cancella la libertà di insegnamento, ma anche perché mette in discussione diritti sociali e civili fondamentali”. 
Secondo Pantaleo la situazione è talmente grave da rendere necessario al più presto un intervento del parlamento  “per evitare che le scuole si trasformino in aziende, con un mercato senza regole, eliminando libertà e democrazia”.

Nel concreto risulta però difficile capire in cosa possa consistere un intervento del genere: significa forse che la Flc chiede un intervento legislativo a modifica della legge 107?
Se così è, va però anche precisato che gli esiti concreti si potrebbero vedere solamente a partire dal prossimo anno scolastico, mentre per tutelare i docenti che ora stanno eventalmente subendo una errata applicazione della legge sarebbe necessario percorrere strade diverse.