Home Personale Chiamata diretta dei docenti: il ddl Granato è fermo da due mesi

Chiamata diretta dei docenti: il ddl Granato è fermo da due mesi

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L’abolizione della chiamata diretta è ferma in Commissione Cultura al Senato: l’ultima seduta nella quale se ne è parlato è quella del 30 gennaio scorso, poi più nulla.
Sulla questione i disegni di legge sono due e arrivano dalla senatrice Bianca Laura Granato del M5S e dal senatore Mario Pittoni della Lega.
Per velocizzare l’esame del provvedimento, la Commissione era stata autorizzata ad operare in sede deliberante: questo significa che non sarà necessario trasmettere il testo all’aula del Senato ma sarà sufficiente il voto favorevole della Commissione stessa.
Ovviamente bisognerà però che il disegno di legge ottenga il via libera anche alla Camera.
Non si conoscono i motivi precisi per cui il provvedimento è stato fermato.
Due le ipotesi: la prima potrebbe riguardare problemi politici interni alla maggioranza di Governo (chi avrà diritto ad “intestarsi” l’abrogazione di una delle disposizioni più malviste della legge 107? La Lega o il M5S?).
La seconda possibilità è che il ddl prevede che i docenti titolari sull’ambito potranno diventare titolari nella scuola dove stanno prestando servizio. Ma questo meccanismo potrebbe comportare problemi sulla definizione degli organici poichè in questo modo si corre il rischio di lasciare cattedre scoperte in una determinata scuola con la necessità di dover effettuare una assunzione per coprire il posto. E, probabilmente, il Ministero dell’Economia vuole vederci chiaro.
Il fatto è che, per rendere operative le novità, è indispensabile che il provvedimento venga approvato entro il mese di giugno. E’ vero che non si dovrà passare dal voto in aula, ma i tempi restano comunque molto stretti.