Home Attualità Chiude il sipario “PulciNellaMente”, una tra le più importanti Rassegne nazionali di...

Chiude il sipario “PulciNellaMente”, una tra le più importanti Rassegne nazionali di Teatro-Scuola

CONDIVIDI

Si è chiusa ieri, domenica 4 maggio, al Teatro Lendi di Sant’Arpino, in provincia di Caserta, la venticinquesima edizione della Rassegna Nazionale di Teatro – Scuola “PulciNellaMente” iniziata il 28 aprile scorso. Ritenuta tra i più importanti e prestigiosi appuntamenti culturali e di Teatro Scuola in Italia, all’edizione che chiude oggi il sipario hanno partecipato – secondo quanto riportato da direfareinsegnare.it – 15 scuole secondarie di II grado, 18 istituti comprensivi, una scuola primaria e una dell’infanzia, oltre a due gruppi di Teatro socio-riabilitativo: realtà provenienti per la maggior parte dalla Campania, ma anche da altre regioni per un totale di 1215 allievi, 38 operatori teatrali e 82 insegnanti.

La rassegna – si legge sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito – ha la finalità di rappresentare un momento di confronto e scambio di esperienze tra le varie realtà territoriali e regionali di teatro scolastico e di sensibilizzare l’opinione pubblica sul rapporto tra il teatro e la scuola.

“PulciNellaMente” vuole anche essere un contenitore che valorizzi il Teatro come pratica educativa e un momento collettivo di impegno etico e civile e di sensibilizzazione su alcuni temi sociali, trattati attraverso il linguaggio dell’arte, del teatro e della cinematografia.

Come dichiarato a direfareinsegnare dal Direttore Generale della Rassegna, la manifestazione offre incontri con professionisti del teatro e volti noti dello spettacolo: l’inaugurazione dell’edizione di quest’anno, ad esempio, ha visto la partecipazione di Ornella Muti, che nel corso dell’incontro ha raccontato la sua lunghissima carriera che l’ha vista collaborare con registi e attori di fama nazionale e internazionale.

“PulciNellaMente” prevede anche l’incontro con psicologi, pedagogisti e operatori delle realtà culturali del territorio; un modo, questo, per dare una motivazione alle scuole che perseverano nello sperimentare il Teatro Scuola e che credono nel suo valore educativo.

Sul valore educativo del Teatro è stato scritto e detto tantissimo in questi anni. A noi piace ricordare Dario Fo – premio Nobel per la Letteratura nel 1997 – che durante un incontro al teatro Valli di Reggio Emilia, nel marzo 2008, si rivolse agli studenti delle secondarie superiori, più o meno con queste testuali parole, riportate allora dalla Gazzetta di Reggio: “il teatro serve a sviluppare la coscienza critica, a non lasciarsi fregare dall’ipocrisia e dalle balle che ci raccontano tutti i giorni. Vedrete il Teatro quando vedrete voi stessi sul palco con i vostri problemi, con le guerre, il caro benzina e la mancanza di posti di lavoro. La Tv vi racconta un sacco di frottole, la verità dovete andare a cercarvela da soli.”