
Nella scuola dell’immagine e dello schermo, il linguaggio cinematografico resta spesso ai margini, confinato a “riempitivo” di fine trimestre. Eppure i docenti sanno bene che il cinema può educare lo sguardo, formare il pensiero critico, accendere curiosità. Manca solo un modo per farlo davvero entrare in classe. VAI AL CORSO
“Nel mio romanzo personale, sono stato salvato due volte: dalla scuola e dal cinema”, scrive Alain Bergala, docente universitario e critico cinematografico d’oltralpe, nell’Ipotesi cinema. Piccolo trattato di educazione al cinema nella scuola e non solo, interessante libretto tradotto in molte lingue che ha fatto da apripista intorno alla riflessione su come, e perché, introdurre nelle scuole il cinema “come arte”, come linguaggio “che necessita di un apprendistato”.
Da una decina d’anni, anche in Italia, attraverso il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (CIPS), promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, sono stati riconosciuti, a livello istituzionale, il valore del cinema nella formazione culturale delle giovani generazioni e l’importanza di costruire “una cultura audiovisiva comune”.
L’educazione allo sguardo acquisterebbe, in tale ottica, una valenza non solo estetica, ma anche fortemente civica, stimolando, nei giovanissimi spettatori, l’adozione di un approccio critico, necessario più che mai nella società di oggi.
Molti insegnanti, consapevoli che il cinema può essere una straordinaria risorsa, si chiedono come costruire dei percorsi di avvicinamento alla grammatica delle immagini, cioè come guidare i propri alunni ad acquisire una prima consapevolezza della complessità e della ricchezza del linguaggio filmico.
Il corso
Su questi argomenti il corso Ciak, si legge! Percorsi didattici tra letteratura e cinema, in programma dal 20 novembre, a cura di Mariarosa Rossitto e Valentina Valente.
Nel webinar si partirà da tale approccio metodologico per proporre suggerimenti e spunti di lavoro per la realizzazione, sia nella scuola secondaria di I grado che nella secondaria di II grado, di originali percorsi didattici tra letteratura e cinema, con esempi concreti di attività da svolgere in classe.




