
Un docente di un liceo di Firenze è sotto procedimento disciplinare per una presunta aggressione verbale nei confronti di una studentessa. Stavolta, però, genitori e alunni sono al suo fianco, tanto da scrivere una lettera al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Come spiega Il Corriere della Sera, si tratta del quinto procedimento disciplinare verso il professore in cinque anni. “Il professore è il migliore che abbiamo avuto in questi due anni, l’unico che ha sempre cercato un confronto attivo con noi in ogni situazione”, “È un professore speciale che va oltre la media matematica perché noi per lui non siamo numeri ma persone”, “Per me ogni sua lezione è coinvolgente ed interessante: riesco chiaramente a percepire la passione, l’amore e l’impegno con cui insegna”.
Questi sono alcuni dei messaggi che alcuni studenti del liceo hanno scritto difendendo il professore. Le riflessioni dei ragazzi sono contenute in una lettera aperta che alcuni genitori hanno inviato al ministro Valditara affinché il professore “possa tornare quanto prima al proprio lavoro in classe”.
Le parole dei genitori
Per le famiglie firmatarie il professore “agisce ed interagisce con l’intera classe mosso da passione e coinvolgimento tali che alla fine riesce a catturare tutti, rendendoli non solo partecipi e attenti alle discipline ma anche più desiderosi di scoprire, di creare ed esprimere la propria capacità di pensiero e le proprie idee in un clima di aperto confronto”.
Ma “è proprio questo professore che si trova ora messo nel mirino, minacciato di gravissime sanzioni disciplinari, indotto in uno stato di malessere nel veder messa in discussione la sua figura di insegnante che ha sempre dimostrato di difesi. La classe rischia, per questo, di perdere il suo professore e con esso i riferimenti culturali ed umani che sa attivare. Tra i ragazzi c’è tanta amarezza dell’idea di interrompere così ingiustamente un percorso costruito assieme, pianificato sapientemente nel tempo e programmato per gli anni futuri. Anche tra noi genitori vi è una profonda costernazione”.
La replica del docente
Il docente preferisce non entrare nel merito dei provvedimenti disciplinari in corso, ma ringrazia per l’iniziativa. “Ringrazio i genitori e gli studenti che hanno scritto la lettera, sono molto colpito. Da parte mia parla il mio lavoro. Mi sento perseguitato dopo cinque procedimenti disciplinari in cinque anni. Vedermi oggetto di persecuzione mi getta in un profondo malessere”.