Home Generale #CiPensaRocco: e l’educazione sessuale nelle scuole diventa burla

#CiPensaRocco: e l’educazione sessuale nelle scuole diventa burla

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Una petizione indirizzata al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per chiedere di introdurre l’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole. Senonchè essa viene non da sessuologi o psicologi o da pedagogisti di chiara fama ama da Rocco Siffredi, indiscussa star del “porno system”.

E così, senza pudore alcuno, Rocco Siffredi, istituzione nel mondo del porno, lancia una petizione indirizzata alla ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, dal titolo “Educazione sessuale nelle scuole! Ci metto la faccia e l’esperienza #cipensarocco”.

Ma cosa propone il re del porno e divo incontrastato dell’Isola dei famosi?

Siffredi propone di adeguare gli standard italiani in tema di sessualità e studenti a quelli già adottati dalla maggior parte dei Paesi europei. E, per farlo, Siffredi si offre anche come testimonial dell’iniziativa, cosciente del fatto che i più giovani – in mancanza di un’educazione ‘istituzionale’ – imparino spesso e volentieri dal porno, lontano anni luce dalla realtà.

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Dai letti delle luci rosse alle cattedra della didattica, per dire che sulla scuole e della scuola sono tutti abilitati a dire ciò che pensano e senza “censure”, seppure di pudore.

 E infatti spiega il porno attore: “La pornografia dovrebbe essere intrattenimento, ma in mancanza di alternative è diventata uno strumento di apprendimento, soprattutto tra i giovani. Secondo voi è normale? Il dialogo, l’ascolto, l’apertura mentale sui temi del sesso sono in Italia ancora lontani. Il sesso è in Italia ancora tabù, mentre in molti avrebbero bisogno di parlarne, aprirsi, essere ascoltati e ricevere risposte. Tanti giovani avrebbero voglia di soddisfare le proprie curiosità ma non sanno a chi rivolgersi”.

“L’educazione sessuale – continua Siffredi – è obbligatoria in tutti i paesi dell’Unione tranne che in Italia, Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia, Romania e Regno Unito. In Italia contiamo decenni di proposte sull’educazione sessuale e nessuna legge. Non esiste una legge, dunque, nonostante ci sia richiesta di formazione”.

“Sono un fiero porno attore e regista, protagonista di quasi 2000 film porno girati da attore e 450 da regista e fin da giovanissimo ho voluto dedicare la mia vita al sesso. In occasione della giornata mondiale dell’orgasmo (22 dicembre), voglio lanciare questo appello, perché il sesso è una cosa bellissima. Ci metto la faccia e l’esperienza, offro la mia completa disponibilità a visitare le scuole italiane e a farmi promotore in prima persona di questa iniziativa. Perché proprio io? Perché – spiega la star dell’hard – faccio il mio lavoro da 30 anni e ho acquisito abbastanza esperienza per assicurare che quello che faccio io non è educazione sessuale, bensì altro, pornografia appunto”.

“I ragazzi hanno il diritto di aprirsi, fare domande, avere risposte, ricevere una formazione su una delle cose più belle e importanti nella vita. Cosa stiamo ancora aspettando? Educazione sessuale nelle scuole! #cipensarocco #Cometogether”.

Considerato che la proposta del re del porno è rimbalzata in tutte le agenzie, da dove l’abbiamo attinta, attendiamo la risposta della ministra, se ci sarà. E se verrà, qualunque essa sia, sarà un ulteriore metro per stimare il livello di credito che la scuola italiana, e quindi l’istruzione e quindi la cultura e quindi la sua qualità, ha presso le istituzioni che la governano.