Classe di concorso sostegno, secondo Dario Ianes sarebbe un errore e non servirebbe per migliorare i processi di inclusione

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Con Dario Ianes, già docente di pedagogia dell’inclusione presso l’Università di Bolzano, affrontiamo il controverso tema della classe di concorso per il sostegno.
Molte associazioni, soprattutto quelle che fanno riferimento alle famiglie dei soggetti con disabilità, sostengono che una classe di concorso ad hoc avrebbe effetti più che benefici: migliorerebbe la preparazione dei docenti specializzati e favorirebbe la continuità didattica.
Secondo Dario Ianes, profondo conoscitore del mondo dell’inclusione e della disabilità i benefici sarebbero di gran lunga inferiori agli svantaggi: il rischio, infatti, è che possa aumentare il meccanismo della “delega” e che diminuisca l’approccio collegiale alla progettazione degli interventi educativi.
Piuttosto, secondo Ianes, potrebbe servire sperimentare il modello delle “cattedre miste”.
Ma sono anche molte altre le riflessioni proposte nel corso dell’intervista.