
Parliamo delle 150 preferenze che i docenti precari inseriti nelle GPS sono tenuti ad inserire: da qualche giorno è stata avviata la procedura che sino al 30 luglio andrà avanti. Quali consigli possiamo dare ai tanti supplenti interessati per un corretta compilazione dell’istanza? Risponde l’esperta Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief: la sindacalista spiega alla ‘Tecnica della Scuola’: “La prima cosa che devo sempre chiedermi è che quando inserisco una scelta – inserendo un scuola in modo ‘puntuale’, distretto, comune o intera provincia – se poi effettivamente qualora dovessi risultare destinataria della supplenza davvero riuscirei a svolgere la mia attività lavorativa per l’intero anno?”.
Il consiglio della segretaria generale dell’Anief è molto chiaro: “non lanciamoci in decisioni eccessivamente allargate rispetto al territorio, laddove magari siamo vincolati ai trasporti o ai mezzi pubblici e quindi effettivamente non riusciremmo a portare avanti la supplenza” che ci è stata proposta.
Occorre dunque “scartare una scuola dove non posso materialmente recarmi, perché se poi sarò costretto a rinunciare” andrò anche a beccarmi “la relativa sanzione: quindi in questo caso sarebbe meglio aspettare le chiamate dalle graduatorie d’istituto”.
La procedura, ha ricordato Cozzetto, si svolge sul portale ministeriale “Istanze on line: come sempre si accede tramite SPID. L’unica novità della domanda di quest’anno è la possibilità di essere confermati sul posto di sostegno per quanti rientravano nella nuova previsione normativa. Per il resto la domanda per le 150 preferenze è rimasta identica rispetto agli anni precedenti”.
La sindacalista spiega anche che in fase di compilazione della domanda, il precario non è “obbligato ad avere già il codice meccanografico della scuola. Allora, come effettuerò la ricerca? Noi consigliamo tramite il Comune, perché il sistema mi mostra tutte le scuole di quel Comune, in maniera tale che io possa selezionare l’istituto direttamente dal sistema”.



