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Compiti a casa: arriva anche la protesta della Flc-Cgil che chiede a Valditara il ritiro della circolare

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Le indicazioni contenute in una nota inviata dal Ministro Valditara a tutte le scuole, avente per oggetto ‘assegnazione delle verifiche in classe e dei compiti da svolgere a casa’, costituiscono una vera e propria ingerenza nelle prerogative delle istituzioni scolastiche, nell’autonomia professionale e nella libertà di insegnamento dei singoli docenti”: è quanto si legge in una nota di queste ore della Flc-Cgil

La segretaria generale del sindacato, Gianna Fracassi, parla anche di “tono paternalistico e moralista” che “risulta insopportabile da parte di un Ministro che, anziché farsi carico dei problemi reali della scuola italiana e delle condizioni di lavoro degli insegnanti e del personale Ata, a partire da quelle salariali, si preoccupa di questioni di natura metodologico-didattica che, per loro natura, competono ai singoli docenti e agli organi collegiali e in quella sede possono e devono essere affrontate e risolte”.

“Inoltre – aggiunge Fracassi – il rilievo e l’enfasi posti su un problema del tutto residuale rischiano di acuire situazioni di conflittualità tra docenti e famiglie e di svilire ulteriormente l’autorevolezza della scuola come istituzione e come luogo di crescita e di confronto democratico a cui la Costituzione affida il compito di formare le nuove generazioni”.
La Flc-Cgil coglie anche l’occasione per dare un giudizio complessivamente molto negativo di alcune recenti operazioni ministeriali, definite anzi controriforme, a partire da quella sulla valutazione.

Anche le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo riscritte da una Commissione incaricata dallo stesso Valditara – aggiunge il sindacato – perseguono il medesimo scopo: ridurre l’autonomia scolastica e la docenza a funzioni esecutive di prescrizioni provenienti dall’alto”.

Fracassi conclude con una ferma protesta (“Siamo ormai al populismo ministeriale e non al rispetto di chi, nonostante stipendi bassi e condizioni difficili, fa quotidianamente il proprio dovere”) e chiede esplicitamente il ritiro della nota.