Home I lettori ci scrivono Con il decreto sostegni bis il precariato è stato tradito

Con il decreto sostegni bis il precariato è stato tradito

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Il DL 73/2021, per quanto riguarda il reclutamento, non risolve affatto i problemi contingenti del reclutamento scolastico, crea ulteriori  segmentazioni e lascia irrisolto il problema della stabilizzazione dei docenti per il 21/22 come si chiedeva da più parti.

Ci rendiamo conto che il problema è stato gestito con il Cencelli ma da  soggetti politici che nulla sanno di precari e precariato. 
Inoltre non affronta neppure quell’anomalia di sistema che sono i vincoli sulla mobilità che spesso ostano con la stessa stabilizzazione, e con la stessa sopravvivenza economica e familiare dei neo immessi in ruolo.

In questo, la politica ha dimostrato a partire dal Ministro Bianchi un’insensibilità e un’ipocrisia senza limiti.
Quest’anno avremo oltre 100.000 supplenze e quindi si andrà in affanno per coprire i posti vuoti oltre ai problemi di sempre: edilizia, organici, classi numerose, igienizzazione degli ambienti e ricambio d’aria, trasporti, tracciamenti e tamponi.

Tutti nodi irrisolti che a settembre verranno drammaticamente al pettine a fronte di una situazione epidemiologica che potrebbe farsi preoccupante con il diffondersi della variante Delta, come indicato sabato scorso dal Corriere della Sera. A settembre potremmo ritornare a 30.000 contagi al giorno.

Con un’ex ministra per caso e ex sindacalista Anief che insulta i precari e li delegittima agli occhi di genitori e studenti, parlando di sanatorie e di bocciati in cattedra, per un suo mero calcolo politico, e un attuale ministro che non riesce a condurre a sistema il problema e si piega ad una soluzione pilatesca e di mediazione politica incongrua tra il suo partito di riferimento il PD e il M5s, il precariato purtroppo resta ancora un problema del tutto irrisolto.

Anzi le cose si complicano ulteriormente e i concorsi ordinari si trasformano in quizzoni.
SBC denuncia che la soluzione che si è voluta dare al problema, dopo un lungo tira e molla, è del tutto insufficiente e incongrua e crea palesi  disparità di trattamento.
Bisognava avere l’umiltà di non far prevalere le logiche ideologiche e di partito e di prendere ad esempio in considerazione i contenuti del DDL presentato dal Senatore Pittoni che cercava almeno di dare un approccio globale e sistemico al problema precariato/ reclutamento e soprattutto a partire da settembre 2021 cioè dalla riapertura delle scuole.

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