Home Politica scolastica Concorso dirigenti: pannicelli caldi, secondo Pittoni (Lega)

Concorso dirigenti: pannicelli caldi, secondo Pittoni (Lega)

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I 2425 posti messi a concorso per assumere altrettanti dirigenti scolastici sono del tutto insufficienti, per risolvere seriamente il problema delle reggenze: è il punto di vista di Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega.

PITTONI: BASTA CREARE EMERGENZE NELLA SCUOLA

“Caratteristica dei governi Renzi e Gentiloni nella scuola è che le emergenze, invece che risolverle, le creano – dichiara Pittoni –  ne è esempio il bando appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale (dopo un’attesa estenuante) del concorso per dirigenti scolastici che, oltre a prevedere non meno di due anni per avere i nuovi presidi, farà ripiombare gli istituti in emergenza già dopo il terzo anno”.
Pittoni fa qualche conto: “I posti banditi corrispondono a quelli vacanti nell’anno scolastico in corso, più quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che per le regole attuali non hanno diritto al dirigente titolare)”.
“In sostanza – prosegue Pittoni – se ne deduce che il bando garantisceun solo anno di ‘tranquillità’, dopo due anni di assoluta ‘sofferenza’ essendo rimasto inascoltato il nostro appello per un accorciamento dei tempi del concorso così da avere il nuovo personale già nel 2019, anno in cui le scuole di molte regioni (a partire da Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte) disporranno solo di poco più della metà dei presidi necessari”.

CON LE REGGENZE RISPARMIATO MEZZO MILIARDO DI EURO

La questione, come abbiamo rilevato anche noi in passato, ha stretti legami con i problemi di spesa: in tutti questi anni, infatti, proprio grazie al meccanismo delle reggenze il Ministero dell’economia è riuscito a risparmiare non meno di 500milioni di euro, dato che  il costo di una reggenza è largamente inferiore allo stipendio di un dirigente in ruolo.
Se ci si pensa un attimo si scopre che poco meno della metà del CCNL che si sta per rinnovare verrà finanziato grazie al superlavoro dei ds reggenti che in questi anni hanno coperto le scuole prive di titolari.