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Concorso dirigenti scolastici, sette giorni ai test: domanda con errore sul capo d’istituto francese?

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Manca solo una settimana alla prova pre-selettiva del concorso per dirigenti scolastici, introdotto con decreto direttoriale 1259 del 23 novembre 2017: per gli oltre 35mila partecipanti, si entra quindi nella fase clou che porterà a rispondere, lunedì 23 luglio, ai 100 quesiti a risposta multipla, con quattro item di cui uno corretto, estrapolati dalla  banca dati composta da 4mila domande rese pubbliche a fine giugno.

La corposa banca dati con qualche refuso

La Tecnica della Scuola continua a farsi portavoce, rivolgendosi anche al Miur, delle segnalazioni pervenuti dai suoi lettori di anomalie o errori presenti nella corposa banca dati.

Dopo avere comunicato la presenza di un refuso in una domanda e il “salto” della numerazione progressiva in alcuni punti, che però non ha mutato il numero complessivo di quesiti, oltre che la presenza di quesiti simili, se non uguali (ad esempio, la domanda 1.40 è sostanzialmente identica, fatte salve le risposte errata, alla domanda 3.40), stavolta un lettore ci fa presente quello che, a suo dire, rappresenta un vero e proprio errore, poiché la domanda indicata come esatta dal Miur (sempre la prima, la a) non sarebbe quella corretta.

La domanda 9.462

L’inversione di risposta esatta riguarda la domanda 9.462, che è la seguente: “Come è chiamato in Francia il capo d’istituto del collège?”. Risposte: a) Proviseur; b) Principal; c) Directeur; e) Chef. Secondo il lettore “la risposta corretta è la B, non la A”.

La domanda 9.462 del test pre-selettivo del concorso per dirigenti scolatici 2018: “Come è chiamato in Francia il capo d’istituto del collège?”

“Lo so per certo – ci scrive il lettore – perché ho lavorato a lungo nelle scuole francesi: è una delle mie certezze derivanti da esperienza personale”.

Il possibile errore ora al vaglio Miur

Anche in questo caso, giriamo le indicazioni al ministero dell’Istruzione, in modo che accerti la consistenza o meno dell’errore.

Anche perché, qualora l’inversione di risposta riscontrata fosse reale e la domanda quindi non corretta dovesse essere estratta tra le 100 che verranno somministrate il 23 luglio nel corso della prova, ciò potrebbe essere motivo di ricorsi.

Dal dicastero di Viale Trastevere, comunque, ci è stato assicurato che nella fase di estrazione dei 100 quesiti dai 4mila quesiti messi a disposizione dei candidati “sarà posta la massima attenzione”.