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Concorso docenti 2018, requisiti e percorso per chi non ha abilitazione

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Per quanto riguarda il concorso docenti previsto per il 2018, abbiamo detto che inizierà prima per gli abilitati e i non abilitati con almeno 3 anni di servizio.

Invece, per quanto riguarda gli aspiranti candidati non abilitati privi dei 3 anni di servizio, i tempi sono previsti per il 2018, ma non si conoscono i reali termini.

 

Requisiti e CFU

Possiamo dire sin da subito, che gli aspiranti dovranno possedere una laurea magistrale o a ciclo unico oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso e possedere nel curriculum di studi 24 crediti formativi universitari o accademici (acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle materie didattiche.

Si specifica inoltre che chi ancora non si è laureato, potrà integrare i crediti formativi mancanti a titolo gratuito, mentre, chi è già laureato e deve integrare gli esami potrà farlo pagando al massimo 500 euro, che saranno ridotti in proporzione al reddito e al numero di crediti da conseguire.

Inoltre, devono essere garantiti almeno 6 crediti nei seguenti settori disciplinari:

pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione;

psicologia;

antropologia;

metodologie e tecnologie didattiche

Per quanto riguarda i posti di insegnanti tecnico-pratici, gli aspiranti candidati dovranno possedere la laurea, oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso;

Inoltre, dovranno possedere anche 24 CFU/CFA in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

E’ bene ricordare, che tali requisiti saranno validi per la partecipazione ai concorsi successivi all’anno scolastico 2024/2025. Pertanto, fino a quel momento, per i posti di insegnante tecnico pratico, restano in vigore i requisiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, ovvero, gli aspiranti potranno partecipare al concorso con il solo diploma.

Infine, i crediti potranno essere acquisiti esclusivamente presso enti interni al sistema universitario o dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Si potranno acquisire per modalità telematica un massimo di 12 crediti. Potranno essere riconosciuti anche i crediti conseguiti nell’ambito di Master, Dottorati di ricerca, Scuole di specializzazione.

Il Concorso

Le prove del concorso dovrebbero essere 3: due prove scritte e una prova orale

– La prima prova scritta verte su una disciplina a scelta appartenente alla classe di concorso.

– La seconda prova scritta verte sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecniche didattiche.

– La prova orale si svolge su tutte le discipline della classe di concorso e per la verifica delle competenze in lingua straniera e informatiche.

Per quanto riguarda il sostegno è prevista una terza prova scritta relativa alla pedagogia speciale e alla didattica dell’inclusione.

Percorso FIT

Il percorso FIT, di durata triennale, è riservato a tutti i vincitori del concorso, che saranno suddivisi in due scaglioni annuali successivi.

Il FIT è così articolato:

  • il primo anno, svolto principalmente nelle strutture accademiche (con oneri a carico del MIUR) con momenti di tirocinio nelle scuole, è finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione all’insegnamento, specifico per la classe di concorso o per il sostegno. È previsto un compenso per 10 mesi di circa 600€ lordi.
  • il secondo anno vede momenti formativi integrati con il tirocinio nelle scuole e l’inizio di specifiche attività di insegnamento (supplenze brevi per assenze fino a 15 giorni). 
    È previsto un compenso per 10 mesi di circa 600€ lordi, nonché lo stipendio per le supplenze brevi che saranno effettuate.
  • il terzo anno al partecipante sarà assegnata una cattedra vacante e disponibile, con tutte le responsabilità connesse. Percepirà lo stipendio pari a quello di una supplenza annuale.

Inoltre, si ricorda che al termine del primo e del secondo anno i candidati saranno soggetti a valutazione, così anche al termine del terzo anno e, in caso di valutazione positiva, saranno assunti a tempo indeterminato

 

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