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Concorso Ds 2011: si possono risolvere le disparità di trattamento della legge 107?

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La legge 107, pur elaborata con l’intenzione di sanare gli errori amministrativi dei concorsi per dirigenti scolastici, ha individuato soluzioni parziali, introducendo disparità di trattamento tra i candidati dei concorsi del 2004 e del 2006 e quelli del 2011 e tra gli stessi candidati del 2011: in quest’ultimo caso sono stati ammessi al corso intensivo candidati che erano risultati in precedenza idonei e sono stati esclusi altri nella stessa situazione. Nonostante le numerose segnalazioni, è mancata la possibilità, o la volontà, di porre rimedio alla questione dei ricorrenti del 2011, anche se i partecipanti al suddetto concorso, rispetto agli altri, hanno superato, oltre alla prova preselettiva, una o più prove concorsuali, ponendosi nella stessa situazione dei già idonei che la legge 107 ha recuperato.

Le esigenze di reclutamento di nuovi dirigenti sono ormai ineludibili e, nell’imminenza del nuovo concorso, ci si augura di non dover sperimentare ancora una lunga attesa prima di dare esito positivo alla situazione da risolvere.

Inoltre, l’espletamento delle procedure del nuovo concorso per dirigenti scolastici, più volte annunciato, non riuscirà a risolvere  in tempo  le numerose criticità legate alle reggenze del prossimo anno scolastico.

Ci si domanda, dunque, perché non dare risposta agli interessi del mondo della scuola, perché non dare attenzione a tutti i candidati che, pur in situazione analoga a quelli individuati dalla legge 107, sono stati esclusi dalla possibilità di accedere ai ruoli dei dirigenti scolastici. Perché non prevedere per questi, in modo lineare e coerente, le stesse misure previste per gli altri dalla normativa, ovvero un corso intensivo con prova finale di valutazione?