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Concorso straordinario per 12mila maestri primaria e infanzia, firmato il decreto: presto l’ordinario per non abilitati

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Con un giorno di ritardo rispetto a quanto annunciato, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha firmato il decreto che consente di dare avvio alle procedure concorsuali straordinarie per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria previste dal cosiddetto Decreto Dignità. La notizia è ufficiale, perchè ad emetterla è stato lo stesso Miur attraverso un comunicato.

Il decreto per il concorso straordinario è già stato inviato alla Gazzetta Ufficiale per la relativa pubblicazione, dopo la quale il Ministero pubblicherà il bando sul proprio sito web.

Immissioni in ruolo su posti comuni e di sostegno

Il concorso – scrivono dal dicastero di Viale Trastevere – prevede assunzioni sia su posti comuni che di sostegno ed è riservato a chi è in possesso del requisito di abilitazione (Laurea in Scienze della Formazione Primaria, diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002) e ha svolto almeno due anni di servizio nel corso degli ultimi otto anni.

Per i posti di sostegno è richiesto anche il possesso dello specifico titolo di specializzazione.

Nel decreto vengono dettagliati il contenuto del bando, i termini e le modalità di presentazione delle domande, i titoli valutabili, le modalità di svolgimento della prova orale, i criteri di valutazione dei titoli e della prova, la composizione delle commissioni di valutazione e i programmi di esame.

12 mila assunzioni non risolvono il problema nell’immediato

I posti a disposizione dovrebbero essere 12mila: una quantità, ricordiamo, che però non risolve il problema dei tanti maestri con diploma magistrale estromessi dalla GaE, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, in adunanza plenaria, che ha anche sottratto l’immissione in ruolo (con riserva) di oltre 7 mila candidati. Ora, anche loro, assieme agli altri e a decine di migliaia di laureati in scienze della formazione primaria, si metteranno in gioco per partecipare a questo concorso nazionale.

Al termine del colloquio non selettivo, unica prova prevista dal decreto sottoscritto oggi da ministro dell’Istruzione, si formulerà una graduatoria regionale, la quale dovrebbe essere utile non solo per l’immissione in ruolo dei primi 12 mila idonei meglio “classificati”, ma anche, nei prossimi anni, degli altri candidati altrettanti idonei inseriti a seguire nelle stesse graduatorie.

Bussetti: impegno mantenuto

“Abbiamo mantenuto l’impegno preso con il Decreto Dignità, sbloccando la situazione di paralisi ereditata dal precedente Governo”. ha commenta il ministro.

“Ma non ci fermiamo: a breve partirà anche il concorso ordinario, sempre per la scuola dell’infanzia e primaria, per il quale i miei Uffici stanno avviando le relative procedure autorizzatorie”, ha concluso Bussetti.