Home Politica scolastica Confindustria: mancano tecnici. L’industria non è più quella dell’800

Confindustria: mancano tecnici. L’industria non è più quella dell’800

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Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria, rilancia la preoccupazione degli industriali: “Le imprese hanno investito in tecnologie per restare all’avanguardia sui mercati, ma non trovano capitale umano. Nei prossimi 5 anni mancheranno 280mila tecnici. Rischiamo un corto circuito industriale, mentre la prospettiva è avere bellissimi macchinari innovativi che non si potranno utilizzare sfruttando tutte le potenzialità. Penalizzando la crescita e quindi l’occupazione”.

Mancano esperti tecnici

Secondo Confindustria dunque ci sarebbe un vuoto di esperti tecnici in tutti i settori e in tutta la Nazione: “Occorre un maggiore dialogo tra scuola, famiglie e imprese. La scuola e le famiglie devono conoscere le esigenze del mondo imprenditoriale per orientare le scelte dei ragazzi e aumentare le loro possibilità di trovare un’occupazione”.

“Gli Istituti tecnici superiori – afferma – sono la soluzione efficace per avere ragazzi formati, in attesa che arrivi sul mercato del lavoro chi sceglie il liceo e poi l’università. Fermo restando che mancano i laureati in materie tecniche e scientifiche, matematica, ingegneria, Ict”.

Finanziati gli Its

Spiega che il Miur “ha stanziato una dote finanziaria per il triennio 2018-2020 e ciò ha consentito agli Its di programmare i propri corsi, anche in collaborazione con le aziende, e incrementare un’azione di marketing. Sono importanti anche gli sgravi previsti da Impresa 4.0 per la formazione, crescenti a seconda della formazione del giovane, se è diplomato o laureato”, ma non c’è stato ancora un cambio di atteggiamento.

“I licei restano la scelta prioritaria. La comunicazione è fondamentale: l’industria viene vista con occhi del passato. Dentro i cancelli la vita è cambiata, le imprese sono una realtà competitiva, vitale, dove l’innovazione e la ricerca sono protagoniste”.