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Contratti Covid prorogati fino al 31 marzo, i presidi di Roma e del Lazio approvano: al sicuro continuità didattica e posti di lavoro

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C’è soddisfazione tra il personale scolastico per la decisione comunicata il 28 dicembre ai sindacati dal ministero dell’istruzione di prolungare il contratto dei circa 14mila collaboratori scolastici e assistenti amministrativi assunti nelle scuole per l’emergenza Covid e che rischiavano di essere licenziati l’ultimo giorno del 2021. Assieme ad altri 8mila colleghi, infatti, si vedranno prorogare la nomina almeno fino al 31 marzo 2022. E così anche gli insegnanti Covid.

Il supporto continua

La Tecnica della Scuola ha ascoltato il parere di alcuni dirigenti scolastici dell’Anp di Roma e del Lazio.

I ds interpellati sostengono che la nota che il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi si appresta ad emanare darà un importante supporto alle scuole, che potranno continuare a fare affidamento a preziose unità di lavoro, dando così la possibilità ai presidi di prorogare la durata degli stessi contratti: basti pensare alla continua pulizia, anche più volte nel corso della giornata, delle aule dei laboratori dove si alternano classi e docenti.

“È una grande opportunità per due motivi – dicono i dirigenti laziali – perchè da un lato consente la continuità didattica agli studenti, ad anno scolastico in corso, e dall’altro offre anche stabilità economica e lavorativa a tutte quelle persone contrattualizzate e precarie che avrebbero perso il lavoro con il nuovo anno”.

“La ripresa sarà meno problematica”

“Quello del ministro è un grande gesto che – continuano i ds di Roma e del Lazio – trova il favore da parte di noi dirigenti scolastici”.

Da parte loro, quindi, c’è “approvazione e stima su questa scelta del Ministro che certamente renderà la ripresa dell’anno scolastico dopo le vacanze di Natale un po’ più serena per gli studenti e le loro famiglie”.